Le donne che pagano gli alimenti

Sono sempre di più anche in Italia le donne che sono costrette a pagare l'assegno di mantenimento ai mariti dopo la separazione o il divorzio perché sono economicamente più forti del coniuge. A differenza degli uomini, però, le donne sono più corrette e puntuali nei pagamenti che non si fanno attendere. Inoltre, preferiscono gli accordi bonari alle liti in tribunale. Il 60% sono libere professioniste, il 25% imprenditrici e il 15% svolgono altre attività molto remunerative. Abitano soprattutto al Nord, ma non mancano anche al Sud. Il 38% è più anziana del marito da mantenere e questo spiega molte cose.

Le donne che pagano gli alimenti

Sono sempre di più anche in Italia, ormai, le donne che, dopo il divorzio, pagano gli alimenti ai mariti che sono meno forti economicamente.
Le donne ora hanno raggiunto una forza economica maggiore rispetto a qualche anno fa e i giudici sempre più spesso dispongono che siano loro a dover versare l’assegno di mantenimento agli ex mariti, dopo la separazione o il divorzio.
 
A differenza degli uomini, inoltre, le donne sono molto più corrette e puntuali nei pagamenti, evitando così altre rogne legali.
 
La donna tipo è una libera professionista (60%) del Nord.
 
Anche al Sud, però, non sono poche e il 25% sono imprenditrici e il 15% svolgono un’attività comunque ben remunerata.
 
Il 38% sono più anziane dei mariti e questo è il motivo per cui siano loro ad essere condannate a versare il mantenimento o l’assegno di divorzio. Negli ultimi anni, infatti, sempre più donne hanno sposato uomini con meno anni di loro che spesso non godono della loro stessa posizione lavorativa.
 
Ma se le donne non rifiutano di pagare gli uomini non disdegnano di essere mantenuti, soprattutto in presenza di figli. Spesso la superiorità economica sul marito è un motivo che fa sentire in colpa, tanto da cercare di riparare la situazione finanziariamente, magari fingendo che sia per i figli. Così si finisce molto frequentemente per proporre un accordo bonario, modalità decisamente preferita dalle donne.
 
In realtà, la situazione non è poi così assurda come può apparire perché è la stessa legge a prevedere la parità fra i coniugi, senza distinzioni di sesso.

 
Foto: www.skelton.co.za