Laringospasmo bambini: sintomi, cause e come intervenire

Il laringospasmo è un disturbo molto diffuso tra i bambini, si manifesta con una contrazione della laringe che impedisce di respirare. Può essere sintomo di allergie e infezioni.

Laringospasmo bambini: sintomi, cause e come intervenire

Il laringospasmo nei bambini è un disturbo abbastanza comune, che si verifica con più frequenza nelle ore notturne, durante il sonno, ma che può presentarsi anche durante il giorno. Non si tratta di un problema specifico dell’età pediatrica, infatti episodi di laringospasmo possono interessare anche gli adulti, ma certamente colpisce con maggior frequenza bambini anche molto piccoli. E’ importante interpretare in modo corretto i sintomi tipici perché diversamente questo disturbo potrebbe essere confuso con altro (come ad esempio l’ingestione di qualche oggetto che ostruisca la gola del piccolo) e suscitare un ingiustificato panico con conseguente corsa all’ospedale. Vediamo, perciò, come si manifesta il laringospasmo.

Laringospasmo, i sintomi

Il laringospasmo, come dice la parola stessa, tecnicamente non è altro che una contrazione della laringe che, ostruendo l’afflusso dell’aria ai polmoni, genera un senso di soffocamento nel piccolo, il quale reagisce agitandosi e tossendo in modo convulso. Con il blocco della laringe anche le corde vocali sono contratte e il bimbo non riesce più a parlare, cosa che in genere getta nel panico più assoluto le mamme e i papà. Questo fenomeno può durare pochi minuti, o protrarsi per qualche ora, quindi meglio sarebbe intervenire con prontezza, anche perché il bimbo a sua volta si spaventa molto, cosa che peggiora i sintomi, naturalmente. Tuttavia, occorre subito affermare che si tratta di un disturbo assolutamente transitorio che non lascia alcuno strascico. Ma da cosa può essere originato?

Laringospasmo, le cause

Quali sono le cause del laringospasmo in età pediatrica? Normalmente si manifesta in conseguenza di stati allergici, infezioni alle vie aeree, infiammazioni, e anche di reflusso gastroesofageo. Potrebbe essere il primo sintomo di una allergia ancora in fase latente, ma anche di una intolleranza alimentare, ad esempio. Insomma un insieme di concause che vanno indagate dal pediatra al più presto, perché, ovviamente, se non si risolve il problema all’origine, un attacco di laringospasmo potrebbe ripresentarsi, con tutte le conseguenze del caso. Ma come deve comportarsi un genitore il cui figlio manifesti i sintomi che abbiamo descritto?

Laringospasmo, come intervenire

Di fronte ai sintomi di un laringospasmo, anche se la vostra reazione potrà essere di disperazione in un primo momento, specie se il bimbo non ne ha mai sofferto prima, sappiate che il rimedio è di una semplicità estrema, l’unico accorgimento è quello di essere tempestivi. Dato la soluzione risiede nell’umidità dell’aria, che “sblocca” la laringe, ancor prima dei farmaci adatti alle patologie allergiche, che potreste non avere in casa al momento del bisogno, dovete portare il bambino in bagno e aprire i rubinetti dell’acqua calda, avendo cura di chiudere bene porte e finestre.

Quindi dovete avvicinare il piccolo al vapore che, nel frattempo si sarà sprigionato saturando l’ambiente e farlo aspirare. Vedrete che nel giro di pochi minuti la sua respirazione tornerà normale. Dopo lo scampato pericolo, però, non minimizzate l’accaduto. Naturalmente potrebbe trattarsi di un fatto non destinato a ripetersi, puramente episodico, ma qualora si dovesse riproporre, allora sarà necessario parlarne con il pediatra. In ogni modo, per prevenire il problema, dotate la stanza del vostro bambino di un umidificatore, l’aria troppo secca e asciutta, infatti potrebbe disturbare la respirazione del piccolo, a maggior ragione se è soggetto a infezioni delle vie aeree.

Parole di Paola Perria