La storia del collant: oltre 50 anni di seduzione e stile [FOTO]

La storia dei collant comincia alla fine degli anni '30 con l'invenzione del nylon: ecco tutti i passaggi salienti dell'evoluzione del modello fino a oggi.

La storia del collant: oltre 50 anni di seduzione e stile [FOTO]

La storia dei collant comincia oltre 50 anni fa con l’invenzione del nylon, materiale che ha rivoluzionato il mondo della moda portando alla creazione di uno degli accessori più amati dalla donne. L’evoluzione dei collant ha visto alti e bassi, un processo durato mezzo secolo che ha condotto dai primissimi modelli solo color carne negli anni ’40 alle più moderne versioni portate persino in passerella dai grandi nomi del fashion system internazionale per completare gli outfit più glamour.

L’invenzione dei collant è legata più propriamente agli anni ’50, ma è alla fine degli anni ’30 che la storia di queste calze così irresistibili comincia: nel 1937, per l’esattezza, W. H. Canothers, Julian Hill e altri ricercatori della DuPont Company inventano una fibra sintetica che avrebbe rivoluzionato la storia della moda: il filo di nylon, materiale che di lì a poco viene introdotto nel processo di produzione delle calze sostituendo così la seta utilizzata fino a quel momento.

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Quando le calze in nylon furono messe in commercio, nel 1939, ben 4000 modelli furono venduti nel giro di 3 ore a New York, e nel primo anno le vendite della DuPont arrivarono a 64 milioni di paia di calze. Lo stesso anno il nylon comparve per la primissima volta sul grande schermo, nel film “Il mago di Oz”. Gli anni ’40 furono un vero inferno per le donne che ormai adoravano questo nuovo accessorio: con lo scoppio della Prima Guerra Mondiale il nylon fu infatti confinato al solo uso bellico, utilizzato dalle industrie per la realizzazioni di paracaduti e tende per i soldati.

Fu così che le donne dovettero ingegnarsi per trovare una soluzione alternativa: le calze in nylon negli anni ’40 avevano una caratteristica unica, una linea nera nella parte posteriore; furono messi in commercio prodotti cosmetici come inchiostri e polveri, usati poi dalle donne per disegnare sulle loro gambe la linea nera e la consistenza dei collant.

Negli anni ’50 la produzione delle calze in nylon riprese con grande successo, e in breve tutte le grandi dive dell’epoche sfoggiarono i loro modelli sul piccolo e grande schermo, da Marilyn Monroe a Brigitte Bardot. Il 1959 è l’anno ufficiale di nascita dei collant, ad opera di Allan Gant negli Stati Uniti, modelli proposti non più soltanto nel color carne dei primi anni ’40, ma anche in nero e nella forma di autoreggenti e gambaletti. Lo stile anni ’50 non sarebbe stato la stessa cosa senza i collant, in breve accessorio indispensabile anche per completare i look più audaci da pin up che iniziavano a riscuotere successo in quel periodo.

Quando furono inventate le minigonne negli anni ’60, i collant divennero indispensabili per tutte le donne, modelli stampati, con maxi pois o a righe come richiedevano i trend dell’epoca. La moda anni ’70 premiò, come è facile immaginare, i modelli in toni pastello più vivaci, mentre gli anni ’80 videro il trionfo dello stile punk e rock glam che portò al successo dei collant a rete o con grandi strappi.

L’evoluzione dei collant fino ai giorni nostri ha visto la creazioni da parte dei brand specializzati di modelli sempre più innovativi, da quelli contenitivi fino ai collant premaman e in tempi più recenti a quelli con effetto push up per il B-side. Strumenti di seduzione in passerella per brand come Victoria’s Secret, La Perla e molti altri, i collant compaiono a oggi persino durante i defilè di abbigliamento maschile più eccentrici. Un articolo fashion senza il quale il mondo della moda non sarebbe mai stato lo stesso.