"La sorgente dell'amore" è un film da vedere, celebra (col sorriso), la forza delle donne [VIDEO]

“La sorgente dell’amore” è un film assolutamente da veder al cinema. Racconta di un villaggio mediorientale dove le donne fanno lo sciopero dell’amore per i loro diritti.

Oggi vi vogliamo consigliare un film da vedere al cinema: “La sorgente dell’amore”, dell’apprezzato regista del bellissimo (e poetico) “Train de vie”, Radu Mihaileanu. Una pellicola che affronta una tematica tanto antica quanto controversa, quella dei rapporti uomo donna, inseriti all’interno di una società sostanzialmente maschilista come quella mediorientale (ma che in realtà, per alcuni aspetti, ritroviamo un po’ ovunque nel mondo, anche quello più apparentemente progredito come il nostro).

La vicenda ha delle connotazioni fiabesche, soprattutto perché non ci vengono forniti confini geografici precisi, diciamo che l’azione si svolge in un villaggio situato, genericamente, tra l’Africa settentrionale e il Medio Oriente, più o meno ai giorni nostri. Qui non esiste una rete idrica che porti l’acqua nelle abitazioni, perciò spetta alle donne andare ogni giorno alla sorgente a farne provvista, percorrendo però un sentiero montuoso accidentato che crea loro grandissimi disagi, e persino aborti spontanei causati dallo sforzo eccessivo.
 
Il tutto mentre i maschi del paese se ne stanno bellamente seduti al bar, incuranti delle difficoltà fisiche che le loro donne devono affrontare quotidianamente per provvedere alle necessità della casa e della famiglia. Ma questo stato di cose, pensa Leila, la giovane protagonista del film, non può continuare, bisogna scuotere gli uomini e costringerli a cambiare rotta.
 
E quale sistema possiede, una donna, per convincere il proprio uomo a fare qualcosa per lei? Negarglisi, evidentemente. Un metodo tanto antico (il primo “sciopero dell’amore” lo ritroviamo nella commedia Lisistrata di Aristofane), quanto sempre efficace. Le donne del villaggio, stimolate dal Leila, cominciano a pretendere il rispetto che è loro dovuto, e per farlo usano l’arma del sesso (negato).
 
Funzionerà? Comprenderanno, quei maschi così antiquati ed egoisti, che amore vuol dire condivisione, mutuo soccorso, equa spartizione dei compiti e delle incombenze quotidiane? Ovviamente non vi sveliamo la conclusione della pellicola, ma vi consigliamo caldamente di andare a godervela al cinema, magari con il vostro partner. Intanto, date un’occhiata al trailer!

Parole di Paola Perria