La sfilata di Dolce & Gabbana per l'A/I 2012-13 alla settimana della moda di Milano [VIDEO]

La sfilata di Dolce & Gabbana per l’A/I 2012-13 vista alla Milano Fashion Week ha mostrato una donna davvero principesca, adornata da pizzi e broccati, da ori e tanti gioielli.

La sfilata di Dolce & Gabbana per l’A/I 2012-13, vista sulle passerelle milanesi non ha certo tradito le aspettative di chi apprezza lo stile estremamente sensuale e femminile di questa geniale coppia di stilisti. Un po’ madonna incoronata e barocca, un po’ zarina, la donna disegnata da Domenico Dolce e Stefano Gabbana avanza a suon di musica napoletana (“Funiculì Funiculà” e “O sole mio” interpretati dalla magica voce di Pavarotti fanno da sottofondo) inguainata in abiti dai tessuti preziosi, in cui trionfano i broccati fioriti e trapuntati d’oro, i pizzi e i merletti più delicati, le organze più impalpabili.

Abiti corti o al ginocchio, tailleur, cappe opulente, colori sfavillanti su velluti neri come la notte trionfano, abbagliando gli spettatori, tra cui una meravigliosa Monica Bellucci. L’attrice è infatti da sempre musa prediletta del duo, e protagonista della campagna pubblicitaria “Bella Italia”. Le donne di Dolce & Gabbana non amano certo passare inosservate, niente di minimal chic o sobriamente di classe, qui la donna diventa “femmina”, da decorare e ammirare proprio come una principessa, o un idolo sacro.
 
Gioielli a profusione completano look già di per sé molto ricchi: orecchini, anelli, bracciali e coroncine sui capelli raccolti fanno pensare a statue di sante patrone portate in giro per le vie del paese nei giorni della festa. E’ un Sud baronale quello che vediamo da Dolce & Gabbana, ma gli abiti, le bellissime stampe fiorite, i ricami, le camicie di pizzo bianco, sono davvero stupende, l’eccesso di ricchezza non scade nel cattivo gusto, nel kitch, al contrario, è estremamente coerente, armonioso.
 
Certo, non un salto di originalità rispetto allo stile che ci attendiamo da Dolce & Gabbana, ma forse proprio questo li rende così unici. Ecco, infatti, una dichiarazione dei due a margine della sfilata: “Quando ci allontaniamo dal nostro dna, perché ci stufiamo di fare noi stessi, veniamo subito richiamati dal pubblico. È una grossa sfida, si rischia di annoiare…perciò sperimentiamo il nuovo con lavorazioni e materiali, ma sempre sulle nostre radici”. Una garanzia di continuità, insomma. Bene, così.

Parole di Paola Perria