La sabbiatura dei jeans provoca la silicosi

La silicosi è una malattia grave dei polmoni, professionale, che può portare anche alla morte. Di fatto provoca un'insufficienza respiratoria cronica. E' provocata dall'inalazionione per lungo tempo di particelle di silicio ed è per questo che l'Europa da qualche anno ne ha vietato l'uso oltre l'1%. Il silicio si usa però anche per la sabbiatura dei jeans ed i grandi marchi vanno all'estero, dove le leggi non sono così restrittive.

La sabbiatura dei jeans provoca la silicosi

La silicosi è una malattia pericolosa, che si può contrarre in ambito professionale. Da sempre i jeans più sono invecchiati e più sono belli. Sono le stesse aziende produttrici a trattare la stoffa per darle queste caratteristiche tipiche dell’usura del tempo, grazie alla “sabbiatura” atta anche a conferire una particolare morbidezza sulla pelle. Ma nei processi di produzione degli abiti spesso si possono nascondere pericoli per la salute. In questo caso non dell’utente consumatore che li indossa ma del lavoratore che li produce, a rischio di silicosi. In Europa esistono leggi restrittive al riguardo: per la sabbiatura dei jeans non si può usare più del 1% di silicio, ma pare che i grandi brand facciano i furbetti andando a produrre in aree dove tali restrizioni non esistono, come la Cina ed il Bangladesh.

Jeans e silicosi, come nasce il caso

Nel 2010 è stata lanciata una campagna internazionale di pressione pubblica dall’emblematico titolo Killer Jeans, sull’onda della quale molti marchi internazionali hanno dichiarato di eliminare la pratica della sabbiatura dalla propria produzione, ma secondo un’inchiesta svolta dalla Clean Clothes Campains (campagna abiti puliti) in alcune fabbriche del Bangladesh le cose non sono andate così: le aziende si sono spostate in questi luoghi dove addirittura nelle sabbie utilizzate il contenuto di silicio è pari al 90-95% del totale. I marchi incriminati si legge nel sito della Clean Clothes Campains sono: “H&M, Levi’s, C&A, D&G, Esprit, Lee, Zara e Diesel, la totalità dei quali, ad eccezione di Dolce e Gabbana che ha sempre rifiutato di fornire informazioni sulle sue tecniche produttive, sostiene di avere abolito l’uso della sabbiatura nelle proprie filiere internazionali”.

Cos’è la silicosi?

La definizione dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) descrive la silicosi come una malattia polmonare causata dall’inalazione di particelle di polvere di silice libera cristallina. Si contrae in ambienti professionali particolari come le miniere, le cave, i cantieri edili ed i mulini, o in tutti gli altri luoghi dove si pratica la sabbiatura e si utilizza silicio. Provoca un’insufficienza respiratoria grave che perdura anche se cessa l’esposizione: sfocia spesso in tubercolosi, fibrosi polmonare ed enfisema. E’ una delle malattie professionali riconosciute anche dall’Inail e contro la quale la legislazione dei paesi europei lotta da tempo.

Quali sono i sintomi della silicosi?

I sintomi sono diversi a seconda della gravità e soprattutto della durata dell’esposizione al silicio. Può essere silente anche per 10-15 anni. In particolare si può sviluppare in silicosi “nodulare semplice” una forma lieve che non provoca complicanze respiratorie e “a noduli confluenti”. In questo caso la sintomatologia che deve mettere in allarme è caratterizzata da dispnea, catarro e tosse ricorrente: di fatto si accumulano i cristalli di silicio nei polmoni e maggiore è la massa tanto più importanti saranno i sintomi. La diagnosi si fa con una normale rx. Può essere fatale.

Foto di Darwin Bell per Flickr