Di Paola Perria | 24 Ottobre 2011
Tutta sola, con autista e guardia del corpo, Carla Bruni, neo mamma di Giulia, esce dalla clinica parigina della Muette, dove lo scorso 19 ottobre, alle ore 20, ha partorito la sua bambina. Una gravidanza e una nascita tanto attese, sospirate, anticipate, smentite, confermate, che ora fa una certa impressione il vedere la première dame di Francia far ritorno casa (seppur all’Eliseo, non esattamente un bilocale di edilizia popolare) tutta sola solinga con la pupa in braccio. Sì insomma, neppure come le donne normali, che dopo il parto fanno lieto rientro alla propria abitazione scortate amorevolmente dal marito o compagno, e spesso e volentieri da una schiera di altri familiari, come la propria mamma, i suoceri, zii, sorelle ecc.
Ci siamo passate tutte, o direttamente, o come minimo per per aver vissuto le varie nascite in famiglia, e sappiamo quanto sia importante, anche dal punto di vista psicologico, questo momento nella vita di una donna appena diventata mamma.
Soprattutto il supporto del proprio partner essenziale, ma quando questo sia impossibile, come in questo caso, dato che il Presidente Nicolas Sarkozy, neo papà, era impegnato a Bruxelles per un vertice europeo in cui il nostro governo è stato allegramente messo alla berlina, che almeno ci siano gli altri familiari a scortare mamma e bebè.
Invece… nulla, neppure la nonna della piccina, la signora Marisa Borini in Bruni, la zia Valeria… Pare che sia stata una sorta di scelta dell’Ufficio Stampa dell’Eliseo, questo rientro a casa low-profile per la première dame, quasi a voler sottolineare ancora una volta, come già più volte espresso durante la gravidanza di Carlà, la volontà di mantenere entro i confini di uno strettissimo riserbo questo lieto evento, che attiene esclusivamente alla sfera privata della coppia presidenziale.
Sarà, e se fosse così, tanto di cappello per la coerenza, però, onestamente, un pochino di tristezza la fa vedere questa mamma che stringe la sua pargolette tutta sola e scortata da persone non di casa… Voi, amiche di PF, che ne pensate? Date un’occhiata al video…
Parole di Paola Perria