La ministra Fornero durissima contro la tv italiana, offende la dignità della donna

La ministra Elsa Fornero ha affermato di cambiare canale quando vede in televisione certi programmi in cui viene proposta un’immagine mortificante, anche offensiva, della donna.

La ministra Fornero durissima contro la tv italiana, offende la dignità della donna

Che la ministra Elsa Fornero, titolare del Dicastero del Welfare e Delle Pari Opportunità, fosse una “tosta”, si era capito fin da subito. Forse proprio da quel pianto improvviso e inatteso durante la prima conferenza stampa del Governo Monti che presentava, non a caso, la bozza del programma “lacrime e sangue” imposto un po’ dalla UE, e un po’ dal nostro risorto senso di dignità come Paese. Lacrime per noi, e lacrime per la ministra, ma attenzione, il suo era il pianto di chi sente addosso una responsabilità enorme, e non intende recedere, qualunque sia il prezzo da pagare, o da imporre.

E’ dura la Fornero, è determinata, è forte, è una delle donne a cui oggi, tutte guardiamo e da cui attendiamo risposte come lavoratrici, come mamme, come esseri umani di sesso femminile. Della nostra condizione, e del nostro futuro professionale, si è parlato anche nel recentissimo Convegno dal titolo “Valore D-Donne al vertice per l’azienda di domani”, incentrato sulle quote rosa imposte per legge nei CDA delle aziende, una norma che la ministra farà di tutto per far applicare.
 
Ma il convegno ha fornito alla Fornero anche l’occasione di dire la sua sulla televisione italiana, da anni, ormai, nell’occhio del ciclone perché accusata di svilire l’immagine femminile e offendere la dignità stessa della donna. A chi le domandava cosa pensasse del ruolo femminile nei vari programmi televisivi, reality e talk, ha risposto di essere troppo spesso costretta a cambiare canale, perché infastidita da immagini a dir poco mortificanti. “Sono tre mesi che non vedo la televisione perché arrivo tardi a casa – ha specificato (in pratica da quando è diventata ministra) – Da quello che vedo e dalle polemiche di stamani non vedo cambiamenti apprezzabili”.
 
Le polemiche, care amiche di PF, sono quelle relative all’abito indossato da Belen Rodriguez nel corso della seconda serata del Festival di Sanremo, quello che ci ha fatto sobbalzare tutti sulla poltrona facendoci domandare: “Ma le mutande? Ci sono o no?”. Lo spacco a dir poco inguinale scopriva il tatuaggio intimo della showgirl, a lasciava intuire tutto il resto. E non si tratta certo dell’ultimo caso di nudità femminili esposte in tv, da Sara Tommasi e Flavia Vento, tutte le divette sembrano prese dalla frenesia di donarsi totalmente alla telecamera.
 
Ammiccanti, sensuali, con corpi costantemente esposti e scorci della telacamera ginecologici, ve lo immaginate un trattamento analogo per gli uomini? No, non è ipotizzabile. Onestamente penso che sia davvero ora di cambiare rotta, la ministra ha ragione. Ci siamo assuefatte a questo gioco al ribasso (della qualità, della dignità) in modo progressivo e perciò quasi impercettibile, ma se ci pensiamo è davvero umiliante vedere in televisione donne che pur di apparire, di fare notizia, si sentono autorizzate a mostrare il loro inguine.
 
E’ necessario, ce n’è bisogno? Non basta un bel vestito, un po’ di talento (Belen, ad esempio, è brava, spigliata, ha una bella voce) per interpretare un ruolo disimpegnato, anche sensuale, seduttivo, ma non lesivo della propria dignità? Io me lo domando spesso, e a volte, cambio canale, proprio come la ministra. Voi, amiche di PF, cosa ne pensate?

Parole di Paola Perria