La marcia provocatoria delle donne per dire no agli abusi e alla violenza

La marcia provocatoria delle donne per dire no agli abusi e alla violenza sta portando moltissime donne nelle città di tutto il mondo. Le donne rivendicano il diritto di vestirsi come vogliono senza dover subire violenze.

La marcia provocatoria delle donne per dire no agli abusi e alla violenza

Un secco no agli abusi e alle violenze: dopo essersi svolta in Usa e Canada la marcia più provocatoria del 2011 arriva anche in Europa, in Australia e in America Centrale. Le migliaia di donne che hanno sfilato per le strade delle loro città, hanno indossato minigonne, tacchi alti e abiti molto provocanti per rivendicare il loro diritto di vestirsi come vogliono, senza per questo dover essere oggetto di commenti e, peggio, di abusi da parte degli uomini. Un gesto molto importante che vuole puntare l’attenzione sui troppi abusi e sulle violenze a discapito delle donne.

La “Marcia delle zoccole”, questo il singolare nome dato all’evento ha attirato l’attenzione di tutto il mondo. Il modo di protestare è stato decisamente originale e ha sottolineato quello che tutte le donne pensano: il diritto di vestirsi come vogliono, senza per questo diventare oggetto delle brame malate degli uomini. le proteste sono iniziate a Toronto dopo che un ufficiale della polizia aveva dichiarato che le donne non dovrebbero vestirsi in modo troppo provocante, come le donne di strada, per evitare di essere violentate. Una dichiarazione inconcepibile che ha giustamente fatto scattare le ire e le proteste delle donne! Le prossime manifestazioni saranno a Città del Messico, a Matagalpa, in Nicaragua, e nella capitale dell’Honduras, Tegucigalpa. A Città del Messico gli striscioni riportavano una frase molto significativa: «No vuol dire no».