La donna ideale: brava in cucina e nelle pulizie

Secondo un sondaggio effettuato dal club per single Eliana Monti che ha chiesto agli uomini quali fossero le abilità richieste ad una moglie perfetta, la maggioranza di questi ha ammesso di desiderare una compagna abile ai fornelli ed esperta nella pulizia della casa. Ma vediamo come è andata!

La donna ideale: brava in cucina e nelle pulizie

Un dato inquietante quello che emerge da un sondaggio effettuato dal club per single Eliana Monti che ha chiesto agli uomini quali fossero le abilità richieste ad una moglie perfetta.
No, non avete letto male, non si chiedeva quali doti dovesse avere la colf perfetta, ma la donna con la quale mettere su famiglia.
Alla faccia dell’emancipazione femminile, nel 2010, a quanto pare l’uomo continua a desiderare una compagna abile ai fornelli ed esperta nella pulizia della casa.
Ma vediamo come è andata per la donna ideale!
Secondo il 37% degli intervistati, un po’ di tutte le età, un’attitudine fondamentale che la donna deve possedere è quella di saper cucinare bene, mentre il 24%, desidera una compagna che sappia stirare e il 21% una che sia in grado di pulire la casa alla perfezione.
 
Meno popolari le aspiranti mogli che sanno fare il bucato (12% di preferenze) e quelle abili a cucire e rammendare (6%) e quelle che hanno doti che non hanno a che fare con la casa.
 
La spiegazione di Eliana Monti a questi risultati è che nonostante la donna di oggi sia sempre più impegnata a lavoro e anche gli uomini si cimentino nelle faccende domestiche, nell’immaginario maschile è ancora forte l’attrazione per la donna attenta alla casa e che sa prenderti per la gola.
 
La buona notizia, care ragazze, è però che il 79% degli stessi uomini intervistati, ha dichiarato di non tirarsi indietro quando è necessario svolgere le faccende domestiche ed è disposto ad occuparsi della casa e della preparazione dei pasti.
 
Il consiglio per le giovani coppie è quindi quello di stabilire fin da subito che i problemi legati alla casa e alla cucina vanno affrontati in due, perché in due si lavora ed in due si vive, evitando così di lasciar correre il perpetuarsi di abitudini sbagliate.