La dieta non può essere rovinata da una merendina

Uno snack dolce può essere d'aiuto a perdere peso, perché toglie la voglia di trasgredire e al tempo stesso migliora l'umore.

La dieta non può essere rovinata da una merendina

Una merendina non può mandare all’aria mesi di dieta. Questo deve essere un concetto chiaro a tutti. Spesso i regimi dimagranti sono accompagnati da un senso di frustrazione e di depressione. Le persone credono che dimagrire voglia dire soffrire. È vero, non è facile e non si può neanche ingozzarsi di cioccolata e pane tutti i pomeriggi, ma ogni tanto concedersi qualcosa di dolce può aiutare a ritrovare la giusta motivazione. A sostenere questa tesi sono gli esperti della Pennsylvania State University.

Durante lo studio, un gruppo di donne a dieta e in sovrappeso ha dovuto seguire un regime dimagrante ben bilanciato per 18 settimane. Le signore avevano diritto a due snack nel corso della giornata: un gruppo consumava cioccolato fondente, l’altro una merenda dolce senza cacao. Le calorie erano 180.
 
Alla fine della terapia in media le donne hanno perso 5 chili e non c’è stata differenza tra i due tipi di snack. Prevedere una piccola trasgressione aiuta le persone a non lasciarsi prendere dallo sconforto e anche dalla tentazione di trasgredire. Dieta non deve essere sinonimo di privazione, ma un percorso personalizzato verso il benessere.
 
Maria Grazia Strepparava, professore di psicologia clinica all’ Università di Milano-Bicocca, ha voluto però ricordare una cosa molto importante: “Il via libera, sia pure con moderazione, non funziona però per tutti ci sono persone che preferiscono attenersi con rigore alla dieta perché è proprio questo che li aiuta a mantenerla, altri invece hanno effettivamente bisogno di trasgredire ogni tanto”.