La dieta del sondino: gli esperti cercano di chiarire i dubbi sulla sicurezza

Il Consiglio Superiore di Sanità sta valutando se la dieta del sondino sia pericolosa oppure no. Entro l'estate dovrebbe arrivare il giudizio e chiarire tutti i dubbi.

La dieta del sondino: gli esperti cercano di chiarire i dubbi sulla sicurezza

La dieta del sondino torna a far discutere e stavolta il Consiglio superiore di sanità, che sollecitato dal ministro della Sanità, Ferruccio Fazio, sta cercando di chiarire ancora molti dubbi sulla NEC. Purtroppo quando è stata resa pubblica questa tecnica di dimagrimento, si è creata davvero tantissima curiosità e molte persone hanno pensato che fosse un modo per perdere peso facile, veloce e indolore. Non è così. È un trattamento medico e dovrebbe essere consigliato solo in caso di grave obesità. Per adesso questa dieta è diffusa a Roma, Torino, Napoli e Bari. E sono numerose le persone che ne stanno facendo richiesta.

Il Consiglio dovrà valutare se esistono elementi di pericolosità e soprattutto stilare delle linee guida, perché come succede un po’ in tutti i campi, sono molti i professionisti che hanno deciso di applicare il sondino senza averne la reale competenza.
 
Sei società scientifiche di nutrizione, per esempio, sei mesi fa hanno redatto un documento in cui sostenevano che fosse pericolosa e che non servisse neppure per la cura dell’obesità. Ecco allora che si è fatto necessario l’intervento del CSS. Ma in che cosa consiste la NEC? Al paziente attraverso una sonda naso gastrica viene somministrata una soluzione di elettroliti e aminoacidi (30-40 grammi) per almeno dieci giorni. Questo metodo dovrebbe far perdere circa il 10% del proprio peso.
 
Il CSS dovrebbe dare il suo parere forse entro l’estate. Al Corriere, Albano Nicolai, nutrizionista degli Ospedali Riuniti di Ancona, ha dichiarato: «Al di là se sia giusta o sbagliata, bisogna capire perché migliaia di persone cercano la dieta del sondino, nuovi farmaci, integratori, pillole miracolose, regimi alimentari spesso bizzarri o naif. Significa che non abbiamo ancora trovato l’approccio terapeutico giusto per combattere l’obesità».