La carne rossa in una dieta equilibrata fa bene, ma senza esagerare

Da un recente studio è emerso che la carne rossa nella dieta va bene, ma senza esagerare e soprattutto è importante togliere il grasso prima di consumare la carne.

La carne rossa in una dieta equilibrata fa bene, ma senza esagerare

La carne rossa è da bandire in una dieta sana ed equilibrata? Assolutamente no, come dimostrato da una ricerca dell’università della Pennsylvania pubblicata sull’American Journal of Clinical Nutrition. L’importante è privare la carne rossa del grasso e consumarla con moderazione. Ovviamente la carne deve essere inserita all’interno di una dieta che sia il più varia possibile: non devono mancare i carboidrati, la frutta e le verdure e anche le proteine. Inserire carne rossa in una dieta del genere non sarebbe un pericolo per la nostra salute e non aumenta il rischio cardiovascolare.

Lo sottolinea anche il nutrizionista Michael Roussell, coordinatore dello studio: «Negli Stati Uniti si raccomanda di seguire la dieta DASH (Dietary Approach to Stop Hypertension, ricca di frutta, verdura e cereali integrali e povera di grassi. In tema di proteine, questo regime alimentare consiglia l’uso di vegetali come i legumi e il consumo di pesce e carni bianche, raccomandando di mantenere basso l’apporto di carni rosse. Questo ha fatto sì che i consumatori abbiano associato alla carne rossa il “segnale di pericolo”: tantissimi pensano che per la salute cardiovascolare sia meglio evitarla del tutto».
 
Roussell ha così deciso di confrontare tre diete diverse, ovvero la dieta DASH, la BOLD (Beef in an Optimal Lean Diet) e la BOLD + (come la BOLD ma con più proteine). La dieta di controllo era invece costituita dal 12 per cento di grassi saturi e 20 grammi di carni rosse di manzo.
 
I volontari hanno seguito le diete per cinque settimane, con un intervallo di una o due settimane. Alla fine gli studiosi hanno osservato come tutti i partecipanti abbiano diminuito il colesterolo totale e LDL nonostante consumassero anche carne rossa.
 
«Questo è il primo studio che dimostra come un incremento dell’apporto di carne di manzo non modifichi in peggio il rischio cardiovascolare e consenta comunque di ridurre il colesterolo. A patto però di ridurre i grassi saturi e non esagerare con le porzioni di carne rossa, scegliendo tagli magri ed eliminando il grasso visibile», dice Roussell.