L'aspirina riduce il rischio di ammalarsi di tumore all'utero e all'intestino di origine genetica

Da uno studio europeo, emerge che una compressa di aspirina al giorno può ridurre drasticamente i rischi di ammalarsi di tumore al colon e all’utero di tipo ereditario.

L’aspirina riduce il rischio di ammalarsi di tumore all’utero e all’intestino di origine genetica

Un’aspirina al giorno toglie il tumore (ereditario) di torno. Perdonate la semplificazione, ma questa è proprio la sintesi cui sono arrivati i ricercatori di diversi Istituti di ricerca sul cancro europei (per l’Italia ha partecipato quello di Milano), coordinati dal prof. John Burn dell’Università inglese di Newcastle. In uno studio pubblicato sulla prestigiosa rivista Lancet, che ha visto coinvolte 861 persone con la sindrome di Lynch (una condizione di fragilità genetica che predispone allo sviluppo di alcune forme di tumore in misura doppia rispetto agli individui sani), è emerso che proprio l’assunzione quotidiana di una dose di acido acetilsalicilico (ovvero, semplice aspirina) riduceva del 60% i rischi di ammalarsi di cancro.

La sperimentazione si è svolta dal 1999 al 2005, e durante questo periodo il campione è stato diviso in due gruppi, il primo ha assunto 600 mg di aspirina al giorno per 2 anni, e il secondo ha preso solo un placebo. Al termine degli anni di prova, i ricercatori hanno rilevato le differenze di casi di tumore tra i 2 gruppi, scoprendo proprio che il gruppo che aveva assunto l’aspirina aveva conteggiato 19 casi di cancro, mentre l’altro ben 34.
 
Le persone con la sindrome di Lynch mostrano particolare predisposizione ad ammalarsi, nel corso della vita, di tumore all’intestino o all’utero, mentre assumendo l’aspirina come strumento di prevenzione, queste probabilità crollavano. In pratica, si dimostra ciò che agià altri studi precedenti avevano rilevato, ovvero che è maggiore il rischio che si formino cellule cancerose nei tessuti in cui sia presente un processo infiammatorio. Processo che l’aspirina spegnerebbe molto efficacemente.
 
Tuttavia, questo studio, per quanto autorevole, mostra un lato debole, e riguarda gli effetti collaterali dell’acido acetilsalicilico. Infatti, a fronte dei 10mila casi di cancro prevenuti (secondo le stime del prof. Burn e soci), si sono comunque registrati circa un migliaio di casi di ulcera.
 
Inoltre, se l’effetto preventivo dell’aspirina è valido per chi abbia la sindrome di Lynch (e quindi il gioco varrebbe la candela), lo stesso discorso potrebbe non avere senso per chi è sano, e magari, per prevenire un tumore di cui non si ammalerebbe mai, finirebbe con lo stomaco “bucato”. Insomma, le regole sono sempre quelle, stile di vita corretto, niente fumo, poco alcool, attività fisica regolare e alimentazione sana. Per l’aspirina… solo se indispensabile.

Parole di Paola Perria