L'anima gemella arriva dopo 12 (storie d'amore finite male). Cominciate a contare...

Secondo un professore di informatica americano per capire quando arriverà l’anima gemella dobbiamo applicare la “formula 12” per cui l’amore vero arriva dopo 12 storie finite male.

L’anima gemella arriva dopo 12 (storie d’amore finite male). Cominciate a contare…

Pazientate per 12, e alla tredicesima troverete l’anima gemella. Di cosa stiamo parlando? Esattamente del numero necessario di storie d’amore finite male, diciamo così, prima di incappare in quella giusta, nella relazione perfetta, quella che, si spera, durerà per sempre facendoci sentire come le protagoniste di una fiaba. No, non sto dando i numeri, o meglio, li sto dando ma a ragion veduta, perché secondo la teoria sostenuta dallo scienziato USA (esperto di informatica e scienze cognitive e docente presso l’Università dell’Indiana), mister Peter Todd, il 12 è proprio la risultanza di una formula matematica “infallibile” che consente di capire quando arriva il vero amore, l’anima gemella. Ora, lo so che tutto questo puzza da lontano di bufala, ma state comunque a sentire.

Secondo l’esimio Todd, esiste un percorso “minimo” di esperienze che ogni individuo “deve” necessariamente compiere prima di essere sentimentalmente (ma anche psicologicamente e caratterialmente) pronto a sperimentare l’amore vero e completo. Queste esperienze pregresse, chiamiamole prove d’orchestra, in media si possono quantificare nel numero di 12. Alla tredicesima, siamo pronti per l’anima gemella, per riconoscerla e iniziare una relazione matura e duratura.
 
Sempre stando alla teoria di Todd, la “formula 12” potrebbe essere applicata anche ad altri campi della vita che prevedono fasi di “rodaggio”, come il trovare la casa perfetta o il socio giusto di lavoro o… chissà. Naturalmente non è che il nostro professore non si renda conto che esistono delle (notevoli) variabili individuali, ma la sua è una formula che si potrebbe applicare alla maggioranza.
 
Ora, a parte il fatto che è intuitivo giungere alla conclusione che per trovare l’anima gemella (ammesso che esista, o che ne esista una soltanto al mondo) bisogna prima aver sperimentato qual cosina dell’amore e dei rapporti di coppia (magari sbagliando, prendendo fischi per fischi eccetera), come si fa a dire che le esperienze devono essere 12 e non, poniamo, 14 o 7 o 5?  
 
E che dire di quelle coppie felicissime che si conoscono fin da bambini e stanno ancora insieme (non avendo, evidentemente, potuto sperimentare granché prima?). Insomma, la morale sarebbe qualcosa del tipo: fate esperienza, preparate il vostro cuore innamorandovi più volte, ma non esagerate con le storie, altrimenti perderete l’anima gemella tra un flirt e l’altro? Chissà, voi come la leggete, questa formula 12, vi sconfinfera?

Parole di Paola Perria