Perché il Kundalini yoga fa bene a corpo e mente

Praticare yoga è sempre una buona idea, ma in questo periodo di forte stress fisico e mentale può darci davvero una mano a stare meglio

Perché il Kundalini yoga fa bene a corpo e mente

Foto Pixabay | Irina L

I benefici della meditazione e più nello specifico dello yoga sono più che risaputi e praticarlo soprattutto in un periodo come quello che stiamo vivendo di grande stress fisico e psicologico, può essere di grande aiuto. Tra le tante correnti e tipologie diverse esistenti, molto indicato per ritrovare l’equilibrio il benessere psicologico è il Kundalini yoga.

Questa disciplina è antichissima: la sua nascita risale a circa 20.000 anni fa ed è stata trasmessa per secoli esclusivamente per via orale nonché mantenuta segreta e insegnata esclusivamente a maestri membri della nobiltà. In Occidente è arrivata durante gli anni Settanta grazie a Yogi Bhajan, che lo “importò” dall’India. 

Kundalini yoga: in cosa consiste

Kundal” in sanscrito significa “energia a spirale” ed è proprio quello che questa tipologia di yoga si propone di fare: stimolare l’energia che si trova dentro di noi attivando tutti i chakra, a partire dal primo che si trova in corrispondenza del coccige.

I chakra sono i punti sensibili dai quali nasce energia. Il Kundalini yoga ha come obiettivo ha quello di svegliarli per permettere allo spirito di ritrovare un equilibrio nel nome del benessere e della serenità.

Ogni sessione yoga lavora specificatamente su un chakra quindi su una parte dei nostri sistemi nervoso, endocrino e in generale energetico, perciò possono essere più fisiche o più meditative a seconda delle esigenze. È possibile anche che queste sessioni di lavoro si basino sulle fasi lunari o sui periodi dell’anno per incanalare al meglio le energie dell’ambiente ma anche del cosmo. Per questo motivo bisogna praticarlo in maniera regolare altrimenti si andrà a stimolare o a sistemare solo una parte a discapito di un’altra.

Attraverso la respirazione, la ripetizione di alcuni mantra e il mantenimento per un periodo piuttosto prolungato della stessa posizione, si va a intervenire sulla postura del corpo, rafforzando i muscoli e sbloccando i punti di tensione che abbiamo tanto nel corpo quanto nella mente. 

Di solito, una sessione di Kundalini yoga si apre con una sorta di canto per entrare nell’atmosfera e prendere coscienza del proprio corpo. Dopodiché, si passa alla posizione fisica e agli esercizi da svolgere connessi alla respirazione adeguata e alla meditazione. Questa fase si chiama kriya.

Anche durante l’azione vengono svolti dei canti o vengono ripetuti dei mantra per aiutare nello svolgimento dell’azione. Fondamentale è la fase del rilassamento tra una posizione l’altra per dare tempo al proprio corpo di assimilare quanto fatto e di essere pronto a una un nuovo alla nuova azione sul chakra. La sessione di solito finisce con un canto conclusivo.

Perché fa bene

I benefici del Kundalini yoga sono molteplici: innanzi tutto migliora la postura, che mai come in questo periodo di smart working stiamo “maltrattando”, e rinforza la muscolatura profonda. In secondo luogo, aiutando nel rilassamento, abbassiamo battito cardiaco e pressione sanguigna, andiamo ad agire sull’umore migliorandolo, aumentiamo la consapevolezza del nostro corpo e ne percepiamo meglio i bisogni.

Uno dei massimi esperti italiani della disciplina è il dottor Claudio Martinotti, ma come preferisce essere chiamato, Ram Rattan Singh. Il Kundalini yoga, sostiene, coadiuva la medicina tradizionale nel processo di guarigione del paziente, stimolando una risposta corporea che arriva dal proprio spirito.

Parole di Carlotta Tosoni