Di Giovanna Tedde | 22 Gennaio 2019
Sono ore di grande concitazione in Spagna, per il completamento delle operazioni di salvataggio del piccolo Julen, il bimbo di 2 anni caduto in un pozzo di prospezione. Un errore di calcolo nella grandezza della galleria parallela scavata per raggiungerlo allunga i tempi di recupero e riduce ulteriormente le speranze di trovarlo in vita.
Julen: ultima speranza per salvarlo
L’ultima carta in mano ai soccorritori di Julen è un tunnel verticale per intercettarne l’esatta posizione ed estrarlo, ma un errore di calcolo nella grandezza della galleria ha compromesso le speranze di raggiungere il bimbo entro la serata di oggi.
I tubi metallici, studiati per rivestire il tunnel e permettere l’accesso, si sono fermati a una profondità di 40 metri, più larghi della galleria scavata poche ora fa.
Il completamento del canale (che sarà tagliato trasversalmente da un corridoio orizzontale utile a raggiungere il bambino) ha subito una battuta di arresto e i lavori procedono a rilento per via del necessario allargamento del diametro.
Il bimbo di 2 anni è intrappolato ormai da 9 giorni, precipitato a decine di metri di profondità dentro un pozzo di prospezione a Totalán (Malaga, Spagna).
L’operazione, ostacolata da uno spesso strato di roccia che ha reso più difficoltoso lo scavo del tunnel parallelo, potrebbe essere conclusa domani.
Parole di Giovanna Tedde