Jennifer Aniston diventa regista per un nobile intento, affrontare il tema del tumore al seno

Jennifer Aniston diventa regista, ha firmato, infatti, uno degli episodi del film Five, in cui si raccontano storie di donne che hanno combattuto contro il tumore al seno.

Jennifer Aniston diventa regista per un nobile intento, affrontare il tema del tumore al seno

Jennifer Aniston si cimenta come regista, alla indimenticabile Rachel di Friends, evidentemente, il semplice ruolo di attrice (ma anche di affascinante icona di stile) sta un po’ strettino. Il suo esordio alla regia, a 42 anni, si inserisce all’interno di un progetto cinematografico molto importante, che nasce con lo scopo di sensibilizzare su un tema importantissimo per le donne: il tumore al seno. Come ben sappiamo, si tratta di una patologia che purtroppo colpisce con crudeltà la popolazione femminile, ma anche grazie alla diagnosi precoce e alla prevenzione, si può fare molto per contrastarla.

Jennifer ha firmato un episodio del film Five (Cinque), in cui si raccontano, appunto 5 diverse storie di donne che hanno avuto a che fare con il terribile nemico. Tanto per inciso, tra le registe degli altri episodi ci sono personaggi del calibro di Demi Moore e di Alicia Keys, mentre tra le interpreti troviamo Rosario Dawson e Jean Tripplehorn. A proposito di questo progetto, a cui la Aniston tiene molto e di cui è anche produttrice esecutiva, sentiamo dalle sue parole come lo ha vissuto.
 
“Un mese fa ho fatto la mia ultima mammografia – ha raccontato la bella Jen – ed è stata molto diversa da tutte quelle che ho fatto in passato, perché ciò che ho realizzato in questo ultimo anno è quanto io sia stata disconnessa dalla realtà. Avevo preso il mio appuntamento pensando che sarebbe stato un test di routine, ma quando la donna che me lo ha fatto ha preso i miei seni e li ha sollevati come se fossero la pasta fatta in casa di mia nonna mi sono ritrovata a pensare come ogni singola donna che deve sottoporsi a questa procedura e ho sentito le lacrime che mi venivano giù sul viso.
 
E per i 10 o 15 minuti che ho dovuto aspettare il risultato ho continuato a piangere, pensando a ciascuna di loro”. Da qui, la particolare sensibilità nel trattare l’argomento “cancro” nel suo episodio, lasciando sempre spazio alla speranza e ai sentimenti. “E’ sul trovare l’amore e uno scopo dopo che ti è stata data una sentenza di morte, e sul fatto che molti devono aspettare quella sentenza per scoprire chi sono e per vivere davvero”. Sagge parole Jennifer, non vediamo l’ora di andare al cinema per ammirarti anche in questa veste di regista.

Parole di Paola Perria