J-Ax, il botta e risposta social con Matteo Salvini finisce in querela

Nelle scorse ore J-Ax e Matteo Salvini hanno avuto un piccolo confronto su Twitter, che ha destato enorme scalpore. Sebbene i toni non fossero accesi, i fan si sono divisi in due schieramenti e sono volate parole pesanti, tanto che il rapper ha intenzione di sporgere denuncia.

J-Ax, il botta e risposta social con Matteo Salvini finisce in querela

Foto: Instagram

J-Ax e Matteo Salvini hanno avuto un litigio su Twitter, che si è presto trasformato nell’ennesimo duello social delle due fazioni contrapposte: i sostenitori e i detrattori del vicepremier. Quella che voleva essere una battuta sarcastica non è stata molto apprezzata da tutti coloro che si schierano dalla parte di Matteo Salvini. Il rapper è stato duramente attaccato, e non ci ha pensato due volte a minacciare di adire le vie legali.

J-Ax, il botta e risposta con Matteo Salvini

In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, J-Ax aveva espresso i suoi desideri per il 2019: “Oltre alla fattoria degli animali, vorrei un mondo senza guerra e senza inquinamento. E senza Matteo Salvini”. Queste poche parole hanno scatenato la furia dei sostenitori del vicepremier, il quale invece dal suo canto ha ribattuto su Twitter in maniera molto pacata.

“A J-Ax doppio bacione” – ha infatti cinguettato Salvini. Immediata la replica del rapper: “Grazie per i baci, ma preferirei che restituissi i 49 milioni di euro che la Lega ha rubato agli italiani. Bacini spalmati di crema al cioccolato”. Questa risposta ha alterato nuovamente gli animi degli hater, e sono volate parole davvero pesanti nei confronti di J-Ax.

Infatti, poche ore fa il cantante ha scritto un breve messaggio su Twitter, con cui annuncia di voler ricorrere alle vie legali: “Tutti quelli che hanno minacciato me e la mia famiglia verranno querelati. Quando perderanno le cause i loro soldi verranno versati alle ONG che tanto detestano. Così trasformeremo il loro odio in opere socialmente utili e potremo dire che i fan di Salvini finanziano le ONG”. Nel frattempo il vicepremier ha evitato di accendere ulteriormente il flame, lasciando cadere la questione.

Parole di Giulia Sbaffi