Intervista a Gabrio Gentilini, il nuovo Johnny di Dirty Dancing

Intervista a Gabrio Gentilini che interpreta a Teatro il ruolo che fu del mitico Patrick Swayze, Johnny Castle nel musical Dirty Dancing che ha fatto sognare ed innamorare intere generazioni di inguaribili romantiche.

Intervista a Gabrio Gentilini, il nuovo Johnny di Dirty Dancing

Presto il nuovo debutto a Milano, Dirty Dancing torna a far sognare a Teatro le centinaia di fan che lo hanno amato al cinema, e che guardandolo hanno sperato che qualcuno dicesse loro la famosa frase: “Nessuno può mettere Baby in un angolo“. Gabrio Gentilini nei panni del personaggio che fu di Patrick Swayze interpreta il famoso Johnny Castle, e si racconta a noi di Pourfemme.

Inizia una nuova avventura di Dirty Dancing qual è il tuo stato d’animo?
C’è molta tensione, ansia ed emozione perché è tutto nuovo e stiamo facendo tutto in tempi record perché le scenografie le coreografie e la regia sono tutte nuove soprattutto il reparto scenotecnico è molto complicato rispetto all’anno scorso, il palcoscenico è molto pieno di scenografie che si muovono, ci sono tanti cambi di luci movimenti tecnici. Non vediamo l’ora di cominciare credo che il pubblico rimarrà contento soprattutto per il finale che è fatto in platea come quello del film che è un po’ quello che mancava nella precedente edizione.

Cosa significa per te interpretare il ruolo che fu di Patrick Swayze?
E’ un grosso onore e una grossa responsabilità, Patrick è riuscito a far diventare due film cult grazie alla sua interpretazione che è passata alla storia con Ghost e con Dirty Dancing, e ricalcarne i panni è una cosa bellissima perché lui ha dato una marcia in più alla danza maschile grazie a questo personaggio e anche a livello attoriale è bellissimo poter raccontare questa storia per cui sono molto contento di interpretare Johnny Castle come ha fatto Patrick Swayze.

Qual è stato il passaggio più difficile nell’interpretazione di questo personaggio?
Sicuramente dover imparare i balli figurati di coppia perché ne ero a digiuno anche se i primi passi che ho mosso nella danza sono stati con i balli folck romagnolo, quindi il Valzer la Mazurca però diciamo che sono molto diversi dal Mambo il Cha Cha Cha. Inizialmente, quindi, è stato difficile per via delle prese aeree che facciamo e poi soprattutto per quanto riguarda la parte attoriale sicuramente il fatto che lui (Johnny) sia uno molto chiuso e allo stesso tempo impulsivo è uno poco razionale invece io in genere sono uno molto controllato, però anche io chiuso e abbastanza riservato per cui c’è stato un mix di cose che mi ha aiutato ad affrontare il personaggio e a renderlo credibile.

Quali sono le affinità fra Gabrio e Johnny?

Ci sono delle affinità, sicuramente il fatto che sia a me che a lui piace esprimerci col corpo senza molte parole, attraverso la danza riusciamo ad esprimerci e ad imporci. E poi anche il fatto di essere abbastanza riservati, protettivi se vuoi, come Johnny nei confronti di Baby appunto.

Dopo Dirty Dancing quali sono i tuoi progetti futuri?
Ci sono delle cose in cantiere però niente di definitivo, anche perché Dirty Dancing mi impegnerà fino a gennaio per cui vediamo. Sicuramente ho intenzione di concentrarmi molto sullo studio della recitazione anche nel cinema perché vorrei arrivare anche a quello.

Sappiamo che hai molta fiducia nelle nuove generazioni, c’è un messaggio che vuoi mandare ai giovani che vogliono fare gli attori o che hanno un sogno nel cassetto da realizzare?
Solo che in generale è importante porsi degli obiettivi, perseguirli ed ascoltare solo chi quegli obiettivi li ha già raggiunti, farsi ispirare da queste persone e non da chi è li a fianco a te a dirti “tanto non ce la farai mai”. Bisogna avere chiari gli obiettivi e anche le urgenze. Io ho avuto la fortuna di capirlo presto avevo questa vocazione questa urgenza da esprimere, per cui dobbiamo chiarire cosa all’interno di noi ci rende speciali e ci fa sentire speciali e non sognare così tanto per, concentrarci su quello e poi dedicarcisi a 360 gradi.

Un’ultima domanda: Gabrio come Johnny quindi il sogno di tutte le donne. C’è qualcosa che vuoi dire sull’amore alle nostre lettrici?
Sono molto contento di poter raccontare questa storia perché penso che l’amore sia il motore più grande, diciamo l’amore incondizionato poi muove le cose migliori nel mondo, il bello di questa storia è che insegna che l’amore di una donna può davvero trasformare un uomo per cui ringrazierei tutte le donne perché riescono a creare questa magia attraverso l’amore.