Integratori alimentari, una passione italiana

Bisogna assumere gli integratori alimentari con cautela e soprattutto sotto la supervisione di un medico. A volte possono fare male intensificare dei disturbi già esistenti

Integratori alimentari, una passione italiana

Sono una vera passione. Gli italiani pensano di risolvere i loro problemi con gli integratori. Noi di Pour Femme siamo i primi a consigliarli, soprattutto quelli naturali, per equilibrare la dieta. Alcuni dati di (Federazione Nazionale Produttori Prodotti Salutistici), mi hanno fatto molto sorridere perché noi li utilizziamo per qualsiasi malanno dall’insonnia al raffreddore. Il 32% li assume come integratori alimentari, e il 50% di minerali e vitamine, il 36% circa di fermenti lattici e il 14% circa di integratori energetici sportivi. Ma la cosa più interessante è che la vendita di questi prodotti è aumentata del 13%, insomma un vero business.
In caso di diete non equilibrate aiutarsi con un integratore può essere utile, ma per un periodo limitato, un può di certo essere la soluzione. Piuttosto è decisamente meglio, farsi aiutare da un dietologo per compensare le carenze assumendo gli alimenti giusti.
 
E’ molto più facile, però, prendere una pillola piuttosto che modificare le cattive abitudini alimentari. Ci sono, alcuni casi in cui l’integrazione può essere indicata, come per le donne incinta o magari se abbiamo delle intolleranze alimentari e quindi siamo costretti a non assumere certi cibi. Il consiglio è non fare mai da soli, ma farvi aiutare nella scelta da un medico.
 
In alcuni casi possono non essere salutari. Per esempio la supplementazione di alcune vitamine ed in particolare della vitamina E, A e del beta-carotene possono aumentare la mortalità per tutte le cause. Un eccesso di vitamina C può innescare la formazione della cataratta negli occhi. Insomma, non prendete sotto gamba il problema.
 
Foto tratte da wordpress.com