Di Valentina Morosini | 24 Gennaio 2011
Gli integratori alimentari sono molto importanti, soprattutto per far fronte alle classiche carenze vitaminiche. Diventano ancora più fondamentali in terza età. Da bambini si hanno mamma e papà che curano la nostra dieta, ma da anziani è più complesso capire quali siano i principali errori in cucina. Per questo motivo, i ricercatori dell’Università dell’Oregon stanno tentando approcci innovativi rispetto a quelli tradizionali che si basano sulle risposte spontanee degli utenti a questionari nutrizionali. Questa tecnica serve anche per prevenire malattie gravi come Alzheimer.
Il modello consiste nell’utilizzare marcatori nutrizionali che diano un identikit più preciso dell’alimentazione quotidiana e delle carenze dell’anziano. Il motivo dell’indagine, condotta su 124 soggetti, è per evitare di dare integratore alimentari a una persona che non ne ha bisogno.
Quali sono i principali integratori? Ci sono quelli vitaminici, per far fronte a carenze di D, molto consigliata agli anziani istituzionalizzati, o di B12, indicata nel caso di persone vegetariane strette perché è presente solo negli alimenti di origine animale. Poi ci sono quelli a base minerale (calcio per la menopausa, ferro, iodio, ecc)
Esistono integratori di acidi grassi (omega 3 e 6) e integratori di fibra, ideali per riattivare il funzionamento intestinale e favorire il funzionamento corretto dell’apparato digestivo.
Parole di Valentina Morosini