Influenza A e gravidanza: cosa fare?

Influenza A e gravidanza, conviene fare il vaccino? Secondo i medici il vaccino si deve fare solo tra il secondo e il terzo trimestre di gravidanza, è importante perchè le donne in gravidanza sono tra le categorie a rischio.

Influenza A e gravidanza: cosa fare?

Foto Di VGstockstudio/Shutterstock.com

Aspettare un bambino è un’emozione forte e intensa e per la donna è un cambiamento fisico ed emotivo che dovrebbe essere accompagnato da calma e tranquillità, ovviamente non è sempre così ma di certo l’influenza A preoccupa non poco le future mamme e i medici. Cosa fare? E’ consigliabile fare il vaccino o è pericoloso?

Le donne in gravidanza tra il secondo e il terzo trimestre di gestazione sono inserite tra le categorie più a rischio, e dovrebbero essere tutte vaccinate contro l’influenza A.
 

Alberto Ugazio, direttore del Dipartimento di Medicina Pediatrica dell`Ospedale pedatrico Bambin Gesù di Roma e presidente della Commissione vaccini della Società italiana di pediatria ha dichiarato: “E` un bene che le donne incinte vengano vaccinate. Da un lato perché l`influenza A/H1N1 si manifesta nelle future mamme con una forma più grave rispetto al resto della popolazione, dall`altro perché finora nelle donne in gravidanza il vaccino è risultato ben tollerato. Non abbiamo ancora dati certi sugli eventuali effetti collaterali del vaccino sulle donne in gravidanza, ma dalle esperienze rilevate risulta tollerato. Si va da poche linee di febbre a un lieve indurimento nella zona dell`iniezione
 

Il vaccino è molto simile a quello della normale influenza e quindi non è rischioso nè per la salute della madre nè per quella del bambino, come il vaccino antinfluenzale deve essere fatto esclusivamente durante il secondo e il terzo trimestre di gravidanza, quindi dal quarto al nono mese.
 

I primi mesi sono i più rischiosi e quindi non è il caso di tentare la strada del vaccino, tra l’altro solitamente non si fa neanche quello per la normale influenza stagionale quindi non si hanno dati certi e statistiche.
 

Parole di Serena Vasta