Di Camilla Buffoli | 3 Luglio 2014
L’infiammazione del menisco, il processo infiammatorio a carico di questa struttura fibro-cartilaginea situata nel ginocchio. Diversa dalla lesione, così come dalla rottura, l’infiammazione del menisco è caratterizzata da alcuni sintomi tipici, comuni con gli altri disturbi, come il dolore. Ecco qualche informazione utile anche per capire cosa fare e come si cura.
L’infiammazione, come e perché?
Il menisco è una componente preziosa del ginocchio. Anzi, i menischi, perché nell’articolazione cruciale degli arti inferiore ci sono il menisco mediale e quello laterale, sono strutture fibro-cartilaginee fondamentali per la funzionalità e la salute del ginocchio. E se qualcosa non va? Il menisco è facilmente lesionabile, soprattutto per chi pratica attività sportive, come calcio, rugby, atletica leggera, sci, basket e tennis, che prevedono un intenso impegno delle gambe.
Le cause spesso sono di tipo traumatico. L’infiammazione può essere la dolorosa conseguenza di torsioni della gamba, a piegamenti ripetuti, oppure di un calcio a vuoto, ma non solo. All’origine dell’infiammazione del menisco, oltre a traumi e microtraumi, possono esserci anche artrosi e problemi articolari.
I sintomi
Difficilmente ignorabili, i sintomi tipici dell’infiammazione a carico del menisco sono il dolore, forte e pungente, il gonfiore e le difficoltà a muovere l’articolazione, così come a camminare. Il dolore è evidente, ma anche il fastidio non è da meno: deambulare può risultare quasi impossibile e anche piegare la gamba può essere difficoltoso.
Cosa fare?
L’infiammazione del menisco è in atto, cosa fare? Come si cura al meglio? Innanzitutto, un po’ di sano riposo. Per ridurre i sintomi infiammatori (dolore e/o gonfiore del ginocchio), la ricetta di pronto intervento prevede il riposo, evitando sforzi, camminate e categoricamente sport e attività fisica, e l’applicazione di ghiaccio (impacchi da 15 minuti ogni 3-4 ore). Utile per diminuire dolori e fastidi la laserterapia, così come l’applicazione, dopo i primi giorni di impacchi caldi per stimolare la vascolarizzazione dell’area e favorire la guarigione dall’infiammazione. Alleviati i sintomi, non resta che passare alla riabilitazione vera e propria, con un programma fisioterapico specifico, che solitamente dura circa due settimane, in grado di ripristinare la funzionalità e la mobilità piena dell’articolazione.
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Parole di Camilla Buffoli