Indigestione bambini, cosa fare?

L'indigestione nei bambini, ecco qualche informazione utile sui sintomi e qualche consiglio per capire cosa fare, come comportarsi e come reagire.

Indigestione bambini, cosa fare?

Indigestione bambini, cosa fare? Una domanda che attanaglia molte mamme alle prese con piccoli dalla voracità spesso incontrollabile, soprattutto in occasione di feste e festine, pranzi e cene con tanta scelta e molte portate. Una domanda che ha diverse risposte. La prima, la più ovvia, è: niente paura e inutili allarmismi, perché l’indigestione è un rischio “calcolato”, un’eventualità meno rara del previsto e che non mette in dubbio la bontà o la capacità dei genitori, anzi. Ecco qualche informazione e consiglio utile.

L’indigestione, i sintomi

Tutta colpa del cibo, ma anche della velocità con cui si ingerisce e della quantità in cui si consuma. Lo stesso discorso vale per i bambini come per gli adulti, senza troppe distinzioni o differenze. Sì, perché quando il bambino, così come l’adulto, mangia troppo, si abbuffa, ingurgita troppi alimenti e con un ritmo un po’ troppo serrato, cioè molto velocemente, o consuma cibi non adatti a lui, come fritti o bevande molto fredde, rischia di fare indigestione.

Se l’indigestione c’è, i sintomi più evidenti, che il bambino lamenta a distanza di poche ore dalla fatidica abbuffata, vanno dai più classici disturbi gastrointestinali, come il mal di pancia, la nausea, il vomito e la dissenteria, fino ai fastidi più generalizzati, come il malessere, la stanchezza, il pallore e gli sbalzi di temperatura.

Cosa fare?

In caso di indigestione, non ci sono troppi farmaci da somministrare o particolari terapie da consigliare. Ci sono alcune “mosse” utili e alcuni consigli preziosi. Come tenere il bambino a riposo per qualche ora, in un ambiente caldo e riparato, tranquillo, sdraiato sotto le coperte.

Per evitare che i sintomi gastrointestinali provochino la disidratazione del bambino, meglio farlo bere spesso. Ottima la camomilla calda, per esempio, ma ancora più indicate e utili per soluzioni reidratanti saline. Passato il peggio, cioè i sintomi gastrointestinali più difficili da gestire e il malessere, meglio far seguire al bimbo anche un’alimentazione adeguata, almeno per qualche giorno, per permettere al suo stomaco di trovare un nuovo equilibrio. In particolare, la dieta “post indigestione” dovrebbe essere, durante il primo giorno, liquida, poi, nei giorni successivi, si possono inserire gradualmente, alimenti leggeri, come il riso o la pasta in bianco, senza l’aggiunta di condimenti o grassi animali, le patate bollite o la minestrina, giusto per fare qualche esempio.

Parole di Camilla Buffoli