Di Giovanna Tedde | 24 Gennaio 2019

Foto: Pixabay
Una donna in coma da 14 anni, una gravidanza durante lo stato vegetativo che fa scattare le indagini e un infermiere che finisce in manette. Non è la trama agghiacciante di un film ma la storia vera di una paziente abusata in ospedale, per il cui stupro è stato arrestato un 36enne inchiodato dal Dna.
Infermiere arrestato: il Dna lo inchioda
La vicenda registrata in un ospedale di Phoenix (Arizona) ha dell’incredibile, ma purtroppo è tutto vero. Una paziente è rimasta incinta durante il coma e ha dato alla luce un bambino.
La gravidanza della donna, 29 anni e in stato vegetativo dal 1992, ha fatto scattare le indagini. L’attenzione degli inquirenti si concentrata sul personale della struttura sanitaria, e si è proceduto alla comparazione del Dna di tutti gli operatori (medici e infermieri) con quello del neonato.
Dagli accertamenti è emerso il profilo di un infermiere 36enne, in servizio presso la Hacienda HealthCare. Dovrà rispondere del reato di violenza sessuale e abuso di adulti vulnerabili.
La polizia ne ha diffuso solamente il cognome dell’indagato, Sutherland. La paziente o si è più ripresa dal coma, condizione in cui si trova da 14 anni dopo un incidente.
Parole di Giovanna Tedde