In Italia 15 milioni di allergici per i quali non basta la gestione dei sintomi

Le allergie, nelle sue varie forme e manifestazioni sono già un'epidemia nel nostro Paese, destinata ad aumentare nei prossimi 15 anni. Una situazione che va affrontata sin da ora con strutture e specialisti dedicati. Il nostro sistema sanitario nazionale però, non è ancora allineato alle direttive dell'OMS.

In Italia 15 milioni di allergici per i quali non basta la gestione dei sintomi

In Italia attualmente ci sono 15 milioni di persone affette da una qualche forma di allergia. Un dato pazzesco, ma che scompare rispetto alla prospettiva annunciata dalla European Academy of Allergy and Clinical Immunology: entro il 2025 il 50% degli europei sarà colpito da questa malattia. E l’Italia è pronta a questo sviluppo epidemico? Assolutamente no, affermano dall’Associazione Allergologi ed Immunologi Territoriali ed Ospedalieri (AAITO): “il nostro Sistema Sanitario Nazionale non è attualmente in grado di affrontare quella che ormai è diventata la Malattia del 21° secolo“.

Sono queste le parole decise del presidente Floriano Bonifazi, che aggiunge: “per quasi il 55 per cento degli italiani non sono previste azioni specifiche per le malattie allergiche, inoltre in base agli standard europei e le linee guida OMS, la presenza di uno specialista in allergologia che si occupi full-time alle attività assistenziali deve essere prevista mediamente ogni 50.000 abitanti, mentre nel nostro Paese il rapporto allergologo-abitanti è di 1/106.000, con una notevole sperequazione regionale”.
 
Infatti solo in 8 Regioni sono previste regolari strutture, centri di riferimento specializzati:dove? In Piemonte, Val d’Aosta, Lombardia, Provincia autonoma di Bolzano, Toscana, Marche, Puglia, Calabria. L’allergia si sviluppa in seguito ad una reazione del sistema immunitario che individua come nemica una sostanza innocua, che dunque viene definita allergene. Siamo comunemente abituati a parlare di allergia agli acari della polvere che sviluppa rinite allergica e/o asma, lo stesso dicasi per le allergie ai pollini, ma molto frequenti sono anche le reazioni ad alcuni alimenti, che possono mettere anche a repentaglio la vita.
 
Purtroppo la situazione attuale comporta un trattamento essenzialmente mirato ai sintomi, con l’ausilio del medico di famiglia, non specializzato in allergologia, al controllo dunque della malattia cronica, senza considerare adeguatamente che nell’ultimo decennio si sono avuti risultati molto importanti nella cura dell’allergia grazie allo sviluppo dell‘immunoterapia. Di cosa si tratta? Di una sorta di vaccino terapeutico: il paziente viene de-sensibilizzato tramite somministrazione costante e controllata della sostanza allergenica. E’ una terapia che può durare anche anni, ma che la stessa OMS ha riconosciuto come unica al momento. L’AAITO, in collaborazione con Pazienti.org (il primo social network italiano di confronto medico-paziente) ed HAL Allergy Italia, ha dato vita ad un nuovo portale nel quale è possibile trovare i Centri Specialistici in Italia ed altre importanti informazioni.