Il rito della luce o delle candele per il matrimonio: cos'è, origine e testo da leggere

Il rito della luce o delle candele per il matrimonio è una delle cerimonie più suggestive da celebrare durante le nozze civili o religiose, ma in cosa consiste, quali sono le sue origini e quali sono i testi da recitare durante la celebrazione? Ecco tutto quello che c’è da sapere sul rituale delle tre candele

Il rito della luce o delle candele per il matrimonio: cos’è, origine e testo da leggere

Il rito della luce o delle candele per il matrimonio è sempre più popolare, il modo perfetto per rendere ancora più romantica e suggestiva la cerimonia. Il rito delle tre candele ha origini antichissime, un rituale dal grande impatto emotivo perfetto per rendere ancora più indimenticabile il matrimonio civile in comune, ma anche quello religioso, gli anniversari di nozze e ogni tipo di matrimonio simbolico. Scopriamo insieme cos’è, quali sono le sue radici, come si svolge e quali testi leggere.

Rito della luce: l’origine

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Il rito della luce, detto anche cerimonia della luce o delle candele, non ha origini chiare: secondo alcuni ha avuto inizio in epoca pagana, secondo altri affonda le sue radici nella tradizione New Age e Wicca in particolare, legato come è facile immaginare soprattutto ai matrimoni simbolici, quelli che per diversi motivi non possono essere celebrati in chiesa.
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Rito delle tre candele: che cos’è

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Che cos’è il rito della luce o rito delle tre candele? Si tratta di una cerimonia che può essere inserita all’interno del matrimonio civile in comune, ma che può anche essere parte del matrimonio religioso in chiesa se il parroco che lo celebra acconsente.
Il rituale è molto semplice e per certi versi ricorda proprio il rito della sabbia, un’altra celebrazione simbolica molto in voga: i due sposi tengono in mano ciascuno una candela e con queste accendono contemporaneamente una candela più grande.
Le due candele in mano agli sposi sono il simbolo delle loro anime, che si uniscono per cominciare una nuova vita insieme rappresentata dal fuoco più grande della terza candela.
Non ci sono regole codificate per questo rituale, perciò si può scegliere di tenere le due candele più piccole accese oppure spegnerle nello stesso momento e proprio perché non ha codificazione o regole da seguire, è anche possibile richiedere un sottofondo musicale per accompagnare il gesto e renderlo più significativo.
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Il rituale delle candele può anche essere inserito all’interno dei festeggiamenti per un anniversario di matrimonio, e in questo caso anche figli, parenti e amici potranno partecipare unendo le fiamme delle loro candele a quelle degli sposi, a simboleggiare un’unione indissolubile che va ben oltre il legame tra marito e moglie e si estende a tutta la famiglia.

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Rito delle candele: il testo da leggere

rito delle candele matrimonio

Per la cerimonia della luce è possibile far leggere diversi tipi di testi, non esistono regole precise, per questo è anche possibile che gli sposi scrivano i propri voti da pronunciare durante il rituale delle tre candele o poco prima.
Si può anche lasciare all’officiante il compito di leggere una preghiera, come quella più famosa del sacerdote belga Phil Bosmans dal titolo “Ascoltate la preghiera del vostro matrimonio”:

Nel giorno del vostro matrimonio lasciate che una candela bruci, è un simbolo che vi illumina e accompagna. Quando saranno passati alcuni anni vi ricorderà quello che vi siete promessi in questo giorno. La candela del giorno delle vostre nozze vi sussurra all’orecchio:
L’ho visto.

La mia fiamma era presente quanto vi siete presi per mano e vi siete regalati i vostri cuori. Sono qualcosa in più di una semplice candela. Sono un testimone silenzioso nella casa del vostro amore e continuerò a vivere con voi.

Nelle giornate di sole, quando sprizzate allegria, quando una bella stella brilla all’orizzonte delle vostre vite, non avrete bisogno di accendermi.

Accendetemi quando fa notte, quando la tempesta irrompe nelle vostre vite. Accendetemi quando dovete fare un primo passo e non sapete come, quando serve una spiegazione e non trovate le parole, quando volete abbracciarvi e vi sentite paralizzati, allora accendetemi.

La mia luce sarà per voi un segnale chiaro. Parlo la vostra lingua, la lingua che tutti capiamo. Sono la candela del giorno del vostro matrimonio. Lasciatemi bruciare quando è necessario, affinché tutti e due, guancia a guancia, possiate spegnermi. Allora vi ringrazierò dicendo: alla prossima volta.

Potrete anche sfruttare i testi che trovate in rete, e ce ne sono tantissimi, adattandoli in base alle vostre esigenze. Ecco alcuni esempi:

  • (Autore sconosciuto): “(Nome del marito) e (nome della moglie), se c’è una cosa di cui dovrete ricordarvi di questo giorno è che è l’amore che vi ha portati qui, entrambi, oggi, che è l’amore che farà trionfare la vostra unione e che è l’amore che farà in modo che il vostro matrimonio duri nel tempo.”
  • (Autore sconosciuto): La sposa: (nome dello sposo) questa fiamma rappresenta il mio amore per te. Con il mio cuore unito al tuo formeremo una nuova famiglia. I miei passi si uniscono ai tuoi per aprire nuove strade, per superare gli ostacoli, per schivare gli abissi.

    Sarò la tua spalla quando sarai stanco, la tua oasi quando il mondo ti fiaccherà, sarò il silenzio quando il rumore sarà assordante, sarò il tuo grido quando il silenzio ti opprimerà, sarò il tuo calmo approdo quando il mare sarà in tempesta. Sarò tutto quello che il Signore mi permetterà di essere per renderti immensamente felice.

    Lo sposo: (nome della sposa) il mio amore è rappresentato da questa fiamma. Ti consegno il mio cuore unito al tuo per far sì che il nostro sia più grande e sicuro. Mi impegno davanti a te per il tuo benessere.

    Sarò il tuo sostegno quando ti sentirai debole, sarò la tua fonte quando avrai sete, sarò riparo quando il freddo ti minaccerà, sarò la tua ombra quando il caldo ti soffocherà, sarò il sorriso quando il dolore ti farà soffrire, sarò tutto quello che il Signore mi permetterà di essere per renderti immensamente felice.”

  • Massimo Gramellini, dal romanzo “Cuori allo specchio”: “Siamo come candele accese. Il rosso della fiamma non è l’unico colore, ma solo il più esterno e visibile. Ci sono anche il giallo e il blu: alla base, intorno allo stoppino. Allo stesso modo in noi convivono tre livelli di «combustione»: il rosso delle passioni all’esterno, il giallo delle emozioni e, alla base, il blu dello spirito.

    Chi passa la vita a inseguire passioni per provare emozioni fa una cosa molto vitale, ma insufficiente ed è per questo che rischia di rimanere sempre inappagato.

    Per trarre dai sensi tutto ciò che possono darti, occorre lavorare sullo strato più profondo e nascosto. Imparare a cercare le risposte all’interno e non all’infuori di te.”

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