Il pesce nell'alimentazione è sempre un toccasana? Facciamo qualche distinguo...

Mangiare tanto pesce, lo sappiamo, fa davvero bene alla salute, però non tutto il pesce è uguale! Meglio il pesce azzurro dei grandi predatori come il pesce spada e il tonno!

Il pesce nell’alimentazione è sempre un toccasana? Facciamo qualche distinguo…

Torniamo a parlare dell’importanza del pesce nell’alimentazione. Spesso, anche noi di Salute PF, abbiamo pubblicato notizie sulle mille virtù dei pesci, specie quelli azzurri e il salmone, come cibo ricco di proteine nobili, e di Omega3, in grado di pulire le arterie abbassando il colesterolo nel sangue e, quindi, di migliorare la nostra circolazione e la salute del cuore. E tuttavia, contemporaneamente si sente parlare dei mari inquinati, dei pesci pieni di metalli pesanti, che quindi, consumati in gradi quantità, finirebbero per avvelenare anche noi, per non parlare delle modalità di cottura che possono influire sulle qualità organolettiche del pesce che cuciniamo.

Insomma, quanto ne dobbiamo mangiare, e soprattutto, quale prodotto ittico dobbiamo privilegiare (dato che una cozza non equivale ad un branzino, che è cosa diversa da un totano)? Ci risponde la dott.ssa Catherine Leclerque, ricercatrice Inran (Istituto nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione), la quale sottolinea l’importanza di non farsi mancare mai il pesce nella dieta, consumandolo almeno 2-3 volte a settimana, a tutte le età (donne in gravidanza incluse), proprio perché cibo ricco di antiossidanti.
 
E tuttavia, con dei distinguo. I pesci che sono più a rischio di contaminazione sono i cosiddetti predatori, ovvero quei pesci che si nutrono di altro pesce, come ad esempio il molto apprezzato pesce spada che, guarda caso, è anche tra quelli più a rischio di estinzione.
 
Ecco che, quindi, soprattutto le donne in gravidanza e i bambini piccoli non dovrebbero mangiare più di 100 g alla settimana di questo specifico tipo di pesce, il tonno non più di due volte a settimana, e anche il resto della popolazione non dovrebbe esagerare. Anche il pesce d’allevamento o di importazione, andrebbe consumato con più parsimonia, via libera, invece, a tutto l’eccellente pesce azzurro dei nostri mari, dalle sardine alle alici allo sgombro. Che, tra l’altro, costano anche meno…

Parole di Paola Perria