Il mese di nascita spia di longevità... ma sarà vero?

Parliamo di longevità. Vi potrà sembrare strano, ma secondo una ricerca americana, le persone che sono nate in autunno vivono di più e sono più sane di quelle nate in primavera…

Il mese di nascita spia di longevità… ma sarà vero?

Ecco una di quelle news da prendere con le pinze. Parliamo di longevità e di aspettative di vita, un argomento di grande attualità dato che l’Italia, come sappiamo, è una delle nazioni in cui si vive mediamente più a lungo e in buona salute, anche se dati recenti ci parlano di una piccola inversione di tendenza. Comunque sia, gli italiani e soprattutto le donne italiane, possono contare sempre su cifre confortanti. Ora, sappiate che, secondo uno studio americano, ad incidere sulla durata della vita di un essere umano, e sulla qualità, è il mese di nascita. Proprio così.

Volete sapere se appartenete alla schiera degli “eletti”? Ecco gli esiti dello studio pubblicato sul Daily Mail, pare che a vivere di più siano i nati nei mesi autunnali compresi tra ottobre e dicembre, viceversa, i meno fortunati sono quelli che festeggiano il compleanno in primavera – tra aprile e giugno – che vivrebbero mediamente 160 giorni in meno (mezzo anno). Niente di che, alla fine… giusto?
 
Quindi ci possiamo rilassare, e andare a vedere quali sarebbero le spiegazioni scientifiche. Il tutto è originato dalla quantità di sole che la madre in dolce attesa ha avuto la possibilità di prendere durante la gravidanza. Più sole (nel senso di uscire all’aria aperta e godere di giornate calde e soleggiate), meno probabilità di sviluppare malattie come Alzheimer, schizofrenia, autismo, sclerosi multipla, allergie, malattie autoimmuni ecc. ecc per il feto.
 
Quindi, facendo i conti, una mamma che partorisca ad ottobre avrà potuto godere di sole e calore per buona parte della gestazione. Il motivo sta nella vitamina D, che l’organismo umano sintetizza al 90% grazie all’azione diretta dei raggi solari, fondamentale per fissare il calcio nelle ossa e per la formazione delle cellule nervose. Insomma, secondo voi, c’è il tanto di programmare una gravidanza a partire da dicembre in avanti… ?

Parole di Paola Perria