Il fidanzato muore prima delle nozze, lei sposa il suo cadavere

Un singolare rito ha incorniciato un'unione unica nel suo genere, finita di prepotenza sulle cronache internazionali. Sembra la sceneggiatura di un film, ma è tutto vero: un matrimonio con lo sposo cadavere.

Il fidanzato muore prima delle nozze, lei sposa il suo cadavere

Se non fosse per il dramma che si nasconde dietro questo fatto, sembrerebbe di trovarsi di fronte alla sceneggiatura di un film à la Tim Burton, stile Sposa cadavere ma rivisitato, in questo caso, al maschile. Eppure, è tutto vero: nelle Filippine, una donna ha portato a termine le nozze, nonostante il promesso sposo fosse morto da qualche giorno per un incidente. Un matrimonio con il cadavere del futuro marito.

Il futuro marito muore, lei lo sposa da morto

Tutto era pronto, stando a quanto emerso sulle cronache locali, per le nozze da favola di una giovane coppia di fidanzati. Pochi giorni li separavano dall’altare, quando il futuro sposo ha avuto un incidente in cui ha perso la vita.

Jake Anthony Macadangdan, 22 anni, non ha potuto pronunciare il suo ‘Sì’ alla donna che amava, ma si è comunque sposato con formula ‘postuma’: da morto.

Questo, infatti, il desiderio della futura moglie, che ha deciso di portare a termine la cerimonia unendosi in matrimonio con il cadavere del suo amato.

Zyrine, 19 anni e il sogno di formare una famiglia con il 22enne, non avrebbe sopportato di non aver fatto in tempo a coronare quel desiderio con lo scambio degli anelli. Questo sentimento di repulsione alla perdita del fidanzato l’avrebbe spinta in una sola direzione: celebrare comunque il rito nuziale.

Ha indossato l’abito da sposa, ha preso le fedi e ha letto le sue promesse poco prima del funerale del compagno. Il singolare matrimonio si è tenuto a Cauayan, nelle Filippine.

Ha infilato l’anello al dito del suo sposo, fresco di laurea e deceduto in un terribile incidente stradale. Stando al quotidiano The Filipino Times, la coppia stava insieme dai tempi del liceo.

Sposare un defunto non è ammesso dalla legge nazionale, ma in questo caso, affinché la cerimonia andasse a buon fine, pare abbiano giocato un ruolo decisivo il parere delle famiglie degli sposi e quello del prete.

Parole di Giovanna Tedde