I vantaggi del digiuno per depurarsi e dimagrire

Il digiuno è un ottimo metodo per depurare l'organismo e dimagrire. In questo articolo vedremo tutti i vantaggi del digiunare e alcune regole assolutamente da non sottovalutare.

I vantaggi del digiuno per depurarsi e dimagrire

Il digiuno è considerato, da moltissimo tempo, una vera e propria terapia per depurarsi e dimagrire. I suoi vantaggi sono molteplici per l’organismo umano, ma esistono diverse scuole di pensiero che condannano il digiuno come una pratica altamente pericolosa per la salute.
Molte persone ricorrono al digiuno per diversi motivi ma, come in tutte le cose, è importante agire in maniera equilibrata e con buon senso. Nonostante di questi tempi il voler depurare il proprio organismo dalle sostanze nocive, che ogni giorno assumiamo, è sicuramente un ottimo metodo, il digiuno va praticato sotto stretta osservazione di un medico e mai per più giorni consecutivi.

In cosa consiste il digiuno?

Secondo i sostenitori, digiunare ridurrebbe la presenza delle sostanze nocive presenti nel corpo in seguito alla costante e continua alimentazione e farebbe dimagrire se praticato a intermittenza, come accade con la dieta del digiuno alternato. Entrambe le pratiche apportano numerosi benefici ma è impossibile sapere con sicurezza la durata standard del digiuno. Alcuni non mangiano per 24 ore, mentre altri decidono di non ingerire nulla di solido per tre giorni di seguito. La teoria presa in maggiore considerazione è quella orientale, secondo la quale non bisognerebbe ingerire cibi solidi per 24 ore, ma solo quelli liquidi, come acqua e tisane, per mantenere il corpo idratato.
Negli ultimi anni è diventato sempre più in voga digiunare una volta alla settimana, per esempio la domenica, per massimo 16 ore a volta. Il dottor Paul Jaminet afferma: “È meglio digiunare spesso ma per poco. Digiuni lunghi favoriscono infezioni intracellulari attraverso la soppressione dell’autofagia durante i periodi di rifornimento. Digiuni lunghi possono anche interferire con i ritmi circadiani che sono supportati dal consumo quotidiano di cibo“.

Quali sono i vantaggi del digiuno?

Che si digiuni per dimagrire o che lo si faccia per disintossicarsi, il corpo risentirà in entrambi i casi dei medesimi benefici. Come già detto in precedenza, mai portare il proprio corpo allo stremo delle forze con digiuni lunghi; preferire sempre dei digiuni di poche ore ma per varie volte all’anno.

1. Favorisce l’eliminazione di tossine e depura l’organismo

Oggi, la maggior parte dei cibi che ingeriamo sono inquinati da vari elementi chimici. Praticare un giorno di digiuno è molto utile per eliminare scorie e tossine dall’intero organismo.
Per rendere la depurazione più efficace sarà importante bere molto e stimolare così anche la diuresi.

2. Rallenta la crescita dei tumori

Studi condotti sulle cavie hanno dimostrato che il digiuno rallenta la crescita dei tumori, in quanto sono cellule che necessitano di energia per crescere.

3. Genera più consumo di colesterolo

Una ricerca del Medical Center Heart Institute, negli USA, ha dimostrato che 24 ore di digiuno inducono l’organismo a rilasciare un maggior quantitativo di colesterolo per utilizzarlo come fonte energetica al posto del glucosio.

4. Agevola il rinnovamento delle cellule e ritarda l’ivecchiamento

Digiunare per poco tempo, ma ciclicamente, innesca importanti cambiamenti nel sistema immunitario umano che si rafforza e ringiovanisce. Ciò favorisce una rigenerazione del sistema e il rinnovamento delle cellule staminali, utili sopratutto nei pazienti sottoposti alla chemioterapia.

5. Protegge il cervello dalle malattie degenerative

Secondo recenti studi del National Institute on Ageing di Baltimora, il digiuno terapeutico, apportando minori quantità caloriche, riduce lo stress a cui vengono normalmente sottoposte le cellule cerebrali, favorendo la crescita dei neuroni. In questo modo il cervello viene protetto da malattie degenerative quali l’Alzheimer e il Parkinson.

6. Aiuta a dimagrire

Il digiuno è utilizzato prevalentemente per depurare e disintossicare l’organismo. Tuttavia, non assumere calorie ed eliminare liquidi dal corpo apporterà dei benefici anche a chi ha problemi di peso. Non bisogna dimenticare, però, che i pochi chili persi in questo modo sono facili da reintegrare quasi subito se continueranno ad essere seguite brutte abitudini alimentari.

Il digiuno da ieri ad oggi

Il digiuno non è un’invenzione dei giorni nostri, infatti veniva praticato già da Platone e Socrate nel V secolo a.C. perché pensavano potenziasse mente e corpo. Anche nell’Antico Egitto era una pratica comune che ristabiliva la salute del corpo in caso di malattia. Tuttavia, solo nell’Ottocento il digiuno acquistò valenza medica-scientifica grazie al medico francese Chossat, il quale dimostrò che l’organismo dei piccioni, durante un digiuno estremo di 100-150 giorni, utilizzavano come riserve tessuti poco importanti conservando indenni gli altri organi vitali. I moderni studi hanno invece dimostrato che il cervello, durante il digiuno, utilizza i corpi chetonici presenti nel sangue per produrre energia, risparmiando, così, le proteine per tempi di digiuno più prolungati.
Il digiuno è conosciuto non solo per le sue proprietà depurative e dimagranti ma anche perchè, per molte popolazioni, risulta essere una pratica religiosa e culturale. I musulmani, per esempio, lo praticano durante il Ramadan, un intero mese in cui devono astenersi dall’assunzione di cibo e acqua dall’alba al tramonto. Infine, il digiuno viene utilizzato anche come forma di protesta in campo politico e sociale. Gandhi ne fu un importante promotore in quanto utilizzava questo metodo per espiare le colpe dei peccatori.
Oggi sono presenti varie scuole di pensiero a proposito del digiuno: una di queste è stata ideata da Valter Longo, l’inventore della dieta mima digiuno.

Controindicazioni

La digiuno terapia è vietata ai soggetti che presentano particolari patologie che coinvolgono il cuore, i reni e il pancreas; assolutamente sconsigliato digiunare anche durante la gravidanza, l’allattamento e l’accrescimento, durante gli stadi di convalescenza e dopo gli interventi chirurgici.
Tuttavia, è sempre bene rivolgersi al proprio medico o a un esperto.