I motivi per ridere, 8 e sempre uguali

I motivi per ridere sono 8 e sempre uguali e sono riconducibile ad uno schema che comprende 8 punti che poi nella vita di tutti i giorni si combinano e ci fanno ridere per un sacco di cose!

I motivi per ridere, 8 e sempre uguali

I motivi per ridere in teoria sono tantissimi ma poi nella pratica sono solo 8 e questo non cambia in nessun caso e cioè non importa da dove si viene, il grado di sensibilità o di cultura gli schemi che segue la nostra mente sono 8 e sempre uguali in qualsiasi parte del pianeta.

Secondo lo studioso Alastair Clarke, un teorico evoluzionista inglese le tipologie del “sense of humour” corrispondono a 8 precise categorie, la ricerca è stata condotta su 20 mila situazioni comiche nel corso della storia e cioè barzellette, televisione sketch comici e così via, Clarke ha diviso le suo fonti principali in due categorie la prima comprende tv, radio, giornali, musica, libri e giornali e la seconda le interazioni tra gli individui che spesso sono più buffe e divertenti di quelle studiate a tavolino.
 

Alastair Clarke ha dichiarato: “Per quanto a molti possa sembrare assurdo questi pochi schemi sono l’unico vero stimolo che sta dietro le nostre risate. Poco importa, in realtà, il contenuto della sitcom che stiamo guardando o la storiella divertente che ci hanno raccontato. L’importante è che si presenti almeno uno di questi otto schemi mentali” ha inoltre spiegato “A volte un singolo schema è la causa, ma può trattarsi anche della combinazione fra due o tre, riconosciuti simultaneamente. Teoricamente non c’è limite alle possibili combinazioni ed è per questo che ciascuno ride in modi e momenti diversi”.
 

Ma vediamo quali sono questi otto schemi:
 

  • La ripetizione positiva, cioè la ripetizione continua di una frase, un gesto, una canzone insomma i tormentoni!
  • La qualificazione, cioè quando una parola familiare è detta con toni non familiari
  • La ricontestualizzazione qualitativa che avviene quando qualcosa che conosciamo bene viene ridicolizzato, ad esempio un nuovo taglio di capelli di un nostro amico che tutto ad un tratto lo fa somigliare ad un ananas.
  • L’Applicazione che sarebbe il tanto amato doppio senso, cioè quando parole frasi lasciano intendere altri significati.
  • Lo schema della fine cioè quando è il pubblico a completare la frase o lo sketch nella propria mente e con la propria immaginazione.
  • La Divisione che si ha quando una situazione è interrotta e ripresa da più persone, i rimbalzi che in tv si vedono molto spesso.
  • L’Opposizione nonché il mio humor preferito, tutto ciò che è riconducibile all’ironia e al sarcasmo ma anche ciò che si oppone a quello che noi siamo soliti vedere, ad esempio l’immagine di noi in uno specchio che crea distorsioni.
  • Lo schema della scala cioè quando qualcosa viene riproposto in dimensioni totalmente diverse, l’oggetto è uguale ma il nostro cervello viene disorientato.

 

Spesso le risate sono il frutto anche delle combinazioni di 2 o più schemi ed è per questo che i motivi per ridere sembrano molti di più.
 

Foto da:
suffonsifisms.files.wordpress.com
gatewaypreschool.org
www.littleredplanet.com
www.silveradohospice.com
mikayla.blog.deejay.it
www.myspace.com/vmanna

 

Parole di Serena Vasta