I bambini in aereo infastidiscono il 74% dei viaggiatori

Un sondaggio inglese ha rivelato che ben il 74% dei passeggeri dei voli aerei che viaggiano in business class abitualmente, vorrebbe voli "chil free", senza bambini fastidiosi.

I bambini in aereo infastidiscono il 74% dei viaggiatori

Un recente sondaggio britannico ha rivelato che i bambini in aereo danno un gran fastidio ai viaggiatori della business class. Si tratta di una indagine che ha preso in considerazione le valutazioni di 1000 utenti abituali delle varie compagnie aeree (soprattutto uomini e donne d’affari, che volano spesso da una parte all’altra del mondo) e che verrà presentata a Londra, in occasione del Buisiness Travel and Meetengs. Ciò è emerso dalle “fredde” statistiche è alquanto illuminante: il 74% del campione vorrebbe viaggi “child free”, liberi dalla molesta presenta infantile.

Il motivo è che, dovendo sborsare di più per il biglietto, tra i comfort inclusi nel pacchetto, si vorrebbe anche la pace e la tranquillità di un volo senza strilli, pianti e capricci di ragazzini out of control (fuori controllo). Siete stupiti dal risultato di questo sondaggio? Non è la prima volta, che si sente parlare di classi separate per adulti e minori (con chiara discriminazione delle famiglie con prole, logicamente). Conseguenza dell’invecchiamento generale delle popolazione dei paesi più industrializzati? Intanto approfondiamo un po’ meglio la questione.
 
Dice lo scrittore di viaggi Dave Richardson, intervistato a proposito del risultato del sondaggio dal Daily Express: “Mi sembra davvero una bella idea quella di avere voli per soli adulti. Credo che compagnie come la Virgin Atlantic, Emirates o Ethiad dovrebbero prendere in considerazione questa proposta per le tratte a lungo raggio: del resto si continueranno ad usare i Boeing 747 ancora per un bel pezzo, di conseguenza destinare il ponte superiore solo agli adulti non dovrebbe essere un grosso problema logistico”.
 
Rincara la dose David Chapple, direttore del meeting: “E’ comprensibilmente frustrante per un viaggiatore in business, che ha pagato una quota maggiore per poter lavorare e dormire in tutta tranquillità, vedersi il viaggio rovinato dai bambini”. Messaggio chiarissimo: se pago di più, voglio attorno a me solo persone “come me” (silenziose, decorose, controllate). Le compagnie aeree, dal canto loro, rispondono alle richieste dei clienti in modo contrastante. La Virgin Atlantic, ad esempio, non si mostra incline ad assecondare l’idea di istituire voli “child free“:
 
I bambini viaggiano nella nostra cabina Upper Class e al momento non abbiamo in programma di introdurre aree per soli adulti”. Più diplomatica la British Airways: “La nostra compagnia trasporta 32 milioni di passeggeri l’anno, e siamo quindi sempre alla ricerca di nuovi modi per rendere il viaggio dei nostri clienti il più confortevole e piacevole possibile”. Decisamente favorevole la Air Transport Users Council, organismo di tutela dei viaggiatori britannici:
 
“Siamo in un regime di mercato, dove le compagnie fanno di tutto per scoprire cosa vogliono i passeggeri, e se riterranno che le aree soli adulti potrebbero aiutare il loro tornaconto, allora le introdurranno”. Ma il commento più corretto (a mio avviso), giunge da Paul Charles, consulente della Lewis PR Travel, che dice: “Sarebbe davvero una pessima idea quella di vietare i voli ai bambini, e mi viene da pensare che una volta fatta una cosa del genere, cominceranno a bandire anche altri tipi di viaggiatori”. E voi, cari lettori di PourFemme… cosa ne pensate?

Parole di Paola Perria