Guerra in Ucraina, il dramma delle donne chiamate al fronte

Che ne sarà delle donne, delle ragazze e delle bambine ucraine intrappolate nell'inferno della guerra tra Mosca e Kiev? I timori di quante ora potrebbero essere chiamate al fronte per combattere.

Guerra in Ucraina, il dramma delle donne chiamate al fronte

Foto Shutterstock | Seneline

Che ne sarà delle donne ucraine nella guerra contro la Russia? L’interrogativo morde il cuore di migliaia di loro, fino ai 60 anni potenzialmente destinatarie di una chiamata alle armi secondo la legge del Paese. Molte di loro, come testimoniato nelle ore più critiche della tensione tra Mosca e Kiev, vivono in Italia dove lavorano da tempo, ma temono di dover tornare in patria per combattere.

Alcune si sono già preparate con intensi addestramenti prima dell’invasione russa ordinata dal presidente Vladimir Putin, e dal 24 febbraio l’incubo del conflitto militare è diventato realtà catapultando migliaia di famiglie nel dramma di un presente intriso di bombe e paura.

Le donne ucraine nell’inferno della guerra

Secondo una stima Onu, in Ucraina almeno 1,5 milioni di donne hanno bisogno di aiuto e, in un tessuto di instabilità e insicurezza che va avanti dal 2014, ora le cose sono precipitate. 

L’escalation delle tensioni a partire da Crimea e Donbass ha causato migliaia di vittime, tra cui centinaia di giovani donne e ragazze. Nell’area orientale del Paese, riferisce UN Women, sezione delle Nazioni Unite dedicata all’uguaglianza di genere e all’emancipazione femminile, 20.732 donne sono rimaste ferite e almeno 1200 persone risultano disperse.

Al 2021, secondo gli analisti, l’esercito ucraino avrebbe contato su una percentuale altissima di donne soldato, attestandosi al 15,6% di quote rosa nella galassia militare.

Marta e le altre, soldatesse di Kiev impegnate al fronte

Marta Yuzkiv, racconta The Telegraph, è una scienziata, madre di tre ragazzi, e la sua vita è scandita dalla minaccia costante delle bombe. Da mesi si è detta pronta a combattere contro i russi.

Tante come lei si sarebbero arruolate come volontarie e il fucile sarebbe diventato il loro pane quotidiano, nel disperato tentativo di proteggere il proprio Paese e i propri figli da uno scenario alla deriva. Altrettante, oggi, sperano di non dover finire al fronte, ennesimo atto di una tragedia che sta sconvolgendo il mondo.

Parole di Giovanna Tedde