Gonfia i palloncini per il figlio, il gas esilarante la paralizza dal collo in giù

Un danno al midollo spinale ha costretto la donna, 24 anni, a ricorrere alla terapia in ospedale. I medici hanno spiegato alla paziente cosa le è accaduto per colpa del protossido di azoto, inalato in dosi eccessive.

Gonfia i palloncini per il figlio, il gas esilarante la paralizza dal collo in giù

Un gesto come tanti, per una giovane mamma del Regno Unito, si è tradotto in un vero e proprio inferno. Stava gonfiando i palloncini per il party in occasione del terzo compleanno di suo figlio, quando si è trovata paralizzata dal collo in giù. Il motivo le è stato spiegato dai medici intervenuti nel suo drammatico caso.

Gonfia i palloncini e resta paralizzata

Il suo bimbo doveva festeggiare 3 anni, e lei si è messa a gonfiare palloncini per decorare la sala in cui, di lì a poco, si sarebbe tenuto il party.

Olivia Golding, 24 anni originaria di Bristol, avrebbe avuto pochissime ore per rendersi conto di quanto stava accadendo al suo corpo, ma era comunque troppo tardi.

Il gas esilarante, inalato in dosi eccessive, l’ha costretta alla paralisi dal collo in giù. Un vero e proprio dramma, del tutto inaspettato, che ha, però, una precisa origine.

La mattina seguente si sarebbe svegliata nell’impossibilità di muoversi, e i medici le hanno fornito una lettura che non si sarebbe mai aspettata.

La causa della paralisi

La donna ha inalato una quantità massiccia di protossido di azoto, innescando così la sindrome di Lichtheim, malattia degenerativa del midollo spinale.

Ai microfoni del Sun, la donna ha riferito i sintomi accusati mentre gonfiava i palloncini: “Ho sentito come degli aghi sul collo e sulla schiena, poi ho percepito che il mio corpo si intorpidiva. Non avrei mai potuto immaginare che fossero i palloncini, quindi ho continuato a gonfiarli. Il giorno dopo non potevo muovermi”.

Alla 24enne è stata riscontrata una grave carenza di vitamina B12, le cui risorse vengono aggredite dall’interferenza del protossido di azoto nel metabolismo di quest’ultima.

La attende un lungo percorso di riabilitazione, con l’integrazione della vitamina che, si spera, possa farla ritornare alla vita di sempre e al totale ripristino della capacità motoria. Il protossido di azoto è comunemente noto come gas esilarante, utilizzato in molte strutture ospedaliere anche per il parto indolore.

 

 

 

Parole di Giovanna Tedde