Gli italiani dicono no al latte materno biotech, si a quello di asina

Il 75% degli italiani ha detto di no al latte materno biotech, in compenso una valida alternativa al latte materno è sicuramente il latte di asina, molto ricco di calcio.

Gli italiani dicono no al latte materno biotech, si a quello di asina

Secondo le ultime stile 3 italiani su 4 dicono no al latte materno biotech, ovvero il latte ottenuto dalle mucche clonate, in pratica si inseriscono dei geni umani nel dna della mucca e questa comincerà a produrre latte materno. Sembra una magia o magari una follia ma è proprio quello che è successo in Argentina dove il progetto è già partito seppur tra vari scetticismi che, a mio avviso, sono più che normali. Ma voi siete favorevoli o contrari al latte materno biotech dentro i biberon dei neonati?

La Coldiretti sulla base dell’indagine Eurobarometro ha espresso il parere degli italiani che hanno detto di no, 3 su 4 non darebbero al proprio figlio questo tipo di latte. Gli italiani sono leggermente più scettici perchè il 75% dice di no, la media mondiale è un po’ più bassa e si piazza al 65% che è sempre molto alta.
 
Il latte materno è una scelta quasi obbligata in termini di salute per il bambino ed ovviamente per chi può farlo, ma se la mamma non può allattare o non riesce ci sono varie alternative.
 
Una delle opzioni migliori è il latte di asina che è molto simile a quello materno, contiene molto calcio che aiuta a rinforzare le ossa e che può essere molto utile anche per gli anziani che soffrono di osteoporosi, soprattutto le donne dopo la menopausa che dopo il crollo ormonale hanno questo problema.
 
Insomma il latte materno biotech è ancora abbastanza utopico in termini di affidabilità, magari è perfettamente sicuro ma la fiducia va conquistata e per questo serve il tempo. L’asina spacciata fino a pochi anni fa, adesso è tornata alla ribalta!

Parole di Serena Vasta