Glaucoma: sintomi e trattamento

Il glaucoma, una malattia che colpisce gli occhi e la vista, che spesso non è riconosciuta in tempo: ecco qualche informazione sui sintomi e sul trattamento utile.

Glaucoma: sintomi e trattamento

Il glaucoma, sintomi e trattamento di una malattia che colpisce in Italia moltissime persone, che nel 50% dei casi secondo le stime degli esperti, non sa di soffrire. Non a caso il glaucoma si merita la definizione di “ladro silenzioso della vista” perché troppo spesso è una patologia che non si riconosce subito, complice il suo esordio quasi silente, l’assenza di sintomi e disturbi precoci evidenti. Per intervenire in modo efficace, però, con le cure e le terapie più adeguate, è necessario riconoscere il problema in tempo. Ecco qualche informazione utile.

Glaucoma: sintomi e trattamento

Tutta questione di idraulica o quasi: il glaucoma, che può essere ad angolo aperto o angolo stretto, è una malattia caratterizzata da un aumento della pressione all’interno dell’occhio, la cosiddetta pressione intraoculare, per il mancato deflusso dall’occhio dell’umor acqueo, il liquido in esso contenuto; se in condizioni ottimali la pressione intraoculare resta sotto i 20 millimetri di mercurio (mmHg), si comincia a parlare di pressione alta quando i valori sono a pari o superiori a 21 mmHg.

Quando la pressione intraoculare si alza si determina auna compressione a una ostruzione dei piccoli vasi sanguigni interni e delle fibre del nervo ottico. Progressivamente, per questo motivo, si provoca la distruzione delle fibre e, quindi, la possibile perdita parziale o completa della vista. Proprio per questo terribile esito, il glaucoma è ai primi posti tra le cause più frequenti di cecità nel mondo occidentale.

I sintomi e le cause

Si manifesta poco chiaramente, ma tra i primi sintomi possono essere annoverati i fastidi visivi e il mal di testa. Con il tempo, invece, la malattia diventa più evidente provocando la perdita della visione periferica, cioè non si riesce più a vedere ai lati e la percezione visiva del mondo circostante sembra incanalata in una sorta di tunnel con un campo visivo decisamente ristretto. Il sintomo e la conseguenza più palese e seria, l’esito infausto del glaucoma è la perdita completa della vista.

Più che vere e proprie cause, fattori di rischio, che aumentano la probabilità di essere colpiti dal glaucoma. Innanzitutto l’età: con il passare degli anni, il rischio sale; le persone maggiormente colpite sono quelle che hanno superato i 45 anni, senza una sostanziale differenza tra uomini e donne. Possono giocare un ruolo da non sottovalutare anche l’ereditarietà e la familiarità, per questo si parla di glaucoma congenito, così come la presenza di alcune malattie oculari, come come le infiammazioni interne, i difetti elevati della vista, le trombosi dei vasi retinici e la cataratta.

Il trattamento

A seconda dei casi e della serietà, il glaucoma può essere affrontato con due differenti approcci terapeutici. Con la cura farmacologica o con l’intervento chirurgico, tradizionale o con il laser. Nel primo caso lo specialista somministra colliri in grado di abbassare la pressione intraoculare.

Il laser è uno strumento poco invasivo, che consente di ottenere buoni risultati con un intervento di pochi minuti, eseguito ambulatorialmente e senza anestesia. Viene applicato con successo negli stadi iniziali della malattia, sfruttando la luce di un laser particolare, l’argon laser, che è in grado di allargare i canali da cui defluisce l’umore acqueo, ristabilendo così la regolare pressione all’interno dell’occhio.

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Parole di Camilla Buffoli