Giovane suicida per droga: il discorso della mamma Antonella rivolto ai giovani

Si sono svolti ieri a Lavagna i funerali del 16enne suicida, che si è gettato dal balcone davanti agli occhi del padre e della madre, mentre in casa era in corso una perquisizione della Guardia di Finanza: erano andati a casa per cercare l’hashish e la droga di cui era in possesso. Ad avvertire gli uomini in divisa fu la mamma Antonella, che durante l’omelia ha tenuto un discorso rivolto ai giovani. Il grido di dolore della donna si è trasformato in un appello ai ragazzi, coetanei del figlio.

Giovane suicida per droga: il discorso della mamma Antonella rivolto ai giovani

Si sono svolti ieri a Lavagna i funerali del 16enne suicida, che si è gettato dal balcone davanti agli occhi del padre e della madre, mentre in casa era in corso una perquisizione della Guardia di Finanza: erano andati a casa per cercare l’hashish e la droga di cui era in possesso. Ad avvertire gli uomini in divisa fu la mamma Antonella, che durante l’omelia ha tenuto un discorso rivolto ai giovani. Il grido di dolore della donna si è trasformato in un appello ai ragazzi, coetanei del figlio.

Il discorso della mamma ai giovani

Straziata dal dolore Antonella ha rivolto il suo messaggio ai tantissimi giovani intervenuti al funerale del figlio: “Vi vogliono far credere che fumare una canna è normale, che faticare a parlarsi è normale, che andare sempre oltre è normale. Qualcuno vuol soffocarvi”, ha detto.

“Diventate protagonisti della vostra vita e cercate lo straordinario. Straordinario è mettere giù il cellulare e parlarvi occhi negli occhi. Invece di mandarvi faccine su whatsapp, straordinario è avere il coraggio di dire alla ragazza sei bella invece di nascondersi dietro a frasi preconfezionate. Straordinario è chiedersi aiuto proprio quando ci sembra che non ci sia via di uscita. Straordinario è avere il coraggio di dire ciò che sapete. Per mio figlio è troppo tardi ma potrebbe non esserlo per molti di voi, fatelo”.

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Ha aggiunto: “in queste ore ci siamo chiesti perché è successo, ma a cercare i perché ci arrovelliamo. La domanda non è perché, ma come possiamo aiutarci. Fate emergere i vostri problemi”, ha detto la madre ai ragazzi.
Antonella Riccardi è la mamma adottiva del 16enne e aveva provato tante volte a cercare di convincerlo a smettere con quelle sostanze, ma non sapeva più come fare. Per questo, nell’ultimo tentativo ha avvertito la Guardia di Finanza. “È stata la mamma del ragazzo a rivolgersi a noi, quella stessa mattina venendo in caserma, perché non sapeva più cosa fare” raccontano gli uomini delle Fiamme Gialle. E proprio a loro la donna fa un ringraziamento: “un pensiero particolare anche alla Guardia di Finanza che ringrazio per avere ascoltato un urlo di disperazione di una madre che non poteva accettare di avere suo figlio perdersi ed ha provato con ogni mezzo di combattere la guerra contro la dipendenza prima che fosse troppo tardi”. E infatti non c’è rammarico per la sua scelta di aver attivato la perquisizione: “Non c’è colpa né giudizio nell’imponderabile e dall’imponderabile non può che scaturire linfa buona con ancora più energia per la lotta contro il male, grazie” conclude.

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Il perdono al figlio

Antonella chiede anche perdono al suo bambino, sono queste le ultime parole della madre distrutta dal dolore. “Le ultime parole sono per te, figlio mio. Perdonami per non essere stata capace di colmare quel vuoto che ti portavi dentro da lontano”. “Voglio immaginare che lassù ad accoglierti ci sia la tua prima mamma e come in una staffetta vi passiate il testimone affinché il tuo cuore possa essere colmato in un abbraccio che ti riempia per sempre il cuore. Fai buon viaggio piccolo mio”, ha concluso la donna che in chiesa era accompagnata dal padre adottivo del ragazzo e suo ex marito.

La sfida educativa dei genitori

“Noi genitori invece di capire che la sfida educativa non si vince da soli nell’intimità delle nostre famiglie, soprattutto quando questa diventa una confidenza per difendere una facciata, non c’è vergogna se non nel silenzio:uniamoci facciamo rete”.

Parole di Lavinia Sarchi