Giovane mamma sopravvive a un incidente stradale, muore in un altro schianto poche ore dopo

Il caso ha scosso l'opinione pubblica, richiamando alla riflessione sul tema della sicurezza stradale e su quello della caducità dell'esistenza. Un destino crudele, secondo molti, stava tramando alle spalle di questa donna

Giovane mamma sopravvive a un incidente stradale, muore in un altro schianto poche ore dopo

Un beffardo gioco del destino, o forse una tragica fatalità per una giovane madre, 20 anni, scampata a un terribile incidente automobilistico da cui è uscita indenne e morta, poche ore dopo, in un secondo schianto. La storia della donna ha fatto il giro del mondo, destando incredulità e commozione.

Scampa a un incidente, muore poco dopo

Le cronache irlandesi dell’ultimo weekend hanno registrato il caso di Shiva Devine, 20enne madre di un bambino, morta in un incidente stradale, sabato scorso. Se non fosse per l’assurda dinamica, sarebbe un dramma come tanti, purtroppo, insanguinano le strade di tutto il mondo.

Ma per la giovane mamma è stato davvero un giorno singolare, l’ultimo. Originaria di Belleek (Irlanda), nella notte tra il 18 e il 19 agosto è morta a bordo dell’auto su cui viaggiava insieme ad altre cinque persone.

Un numero di passeggeri oltre il limite, per quel viaggio di sola andata verso la morte. Lo schianto contro un muro ha ucciso sul colpo la giovane donna, il coetaneo Conall McAleer e ferito gli altri occupanti, due dei quali in fin di vita.

Per Shiva Devine, quello era il secondo incidente nel giro di una sola giornata. Dal primo si è miracolosamente salvata, e col senno di poi potrebbe suonare come un sinistro avvertimento. Il secondo non le ha dato scampo, iscrivendo il suo nome nell’infinito elenco delle vittime della strada.

Dibattito sulla sicurezza stradale

E il Paese, dopo lo shock per l’accaduto, è piombato nel cuore di un dibattito sempre più acceso sul tema della sicurezza stradale.

Violare le leggi al volante può portare a gravissime conseguenze. Nel caso dell’incidente in cui è morta la 20enne, infatti, sono in tanti a puntare il dito contro l’azzardo di viaggiare in sei su un veicolo, nello specifico una Peugeot 306, su cui il numero massimo di passeggeri è cinque.

Una pratica che non sarebbe poi così infrequente, al pari della pericolosissima abitudine di usare il telefono durante la guida. Pochi mesi fa, a tal proposito, fece discutere la morte di una 16enne, che aveva slacciato la cintura di sicurezza per scattarsi un selfie.

 

 

Parole di Giovanna Tedde