Gattinoni, una mostra a Parigi sullo stile delle dive di Hollywood

Ventuno abiti tra i 400 degli archivi del marchio Gattinoni sono in mostra dallo scorso 15 giugno a Parigi, in una rassegna dedicata allo stile delle dive di Hollywood. Gattinoni vestì moltissime celebrities, da Audrey Hepburn a Kim Novak.

Gattinoni, una mostra a Parigi sullo stile delle dive di Hollywood

Ventuno abiti, scelti con estrema cura tra i circa quattrocento custoditi negli archivi di Gattinoni, sono in mostra fino al 30 luglio a Parigi, nell’Istituto Italiano di Cultura in Rue de Grenelle. Una rassegna, dal nome “Fernanda Gattinoni. Moda e stelle ai tempi della Hollywood sul Tevere“, dedicata allo stile delle dive di Hollywood, che spesso scelsero lo stile della casa di moda romana. Cinque le attrici che più amarono lo stile di Gattinoni: Ingrid Bergman, Kim Novak, Lana Turner, Audrey Hepburn e Anna Magnani. Il loro stile, attraverso questi abiti e le immagini d’archivio dei loro film più famosi, diventa protagonista di questa mostra all’insegna dell’alta moda di una volta.

La maison Gattinoni tra gli anni cinquanta e i sessanta, era una delle più amate dalle star di Hollywood. Complici gli studi cinematografici di Cinecittà, dove spesso molte attrici di Hollywood si recavano per recitare in film che sono diventati di culto, il marchio vestì moltissime celebrità dell’epoca.
 
Le atmosfere di quell’epoca d’oro rivivono nella mostra “Fernanda Gattinoni. Moda e stelle ai tempi della Hollywood sul Tevere“, a Parigi dal 15 giugno al 30 luglio. Ventuno abiti, scelti tra i quattrocento che affollano gli archivi del marchio, attraverso i quali riscoprire lo stile di una maison amatissima dalle stelle del cinema come Ingrid Bergman, Kim Novak, Lana Turner, Audrey Hepburn e Anna Magnani.
 
La mostra, che dopo Parigi sarà allestita anche a Roma, Berlino e Beirut, vede protagonisti abiti diventati celeberrimi, tra cui gli abiti di scena di “Stromboli” indossati da Ingrid Bergman o quelli di Anna Magnani per il film “Siamo donne“.
 
Foto da:
www.ansa.it
 
Via | Il Giornale.it

Parole di Marinella Borzi