Gastroenterite nei bambini: sintomi, durata, cura e cosa mangiare

Ecco tutto quello che c'è da sapere sulla gastroenterite nei bambini: quali sono i sintomi e le cure, quanto durano e cosa bere e mangiare.

Gastroenterite nei bambini: sintomi, durata, cura e cosa mangiare

La gastroenterite nei bambini è una malattia frequente che, nella maggioranza dei casi, si risolve spontaneamente nel giro di 2 o 3 giorni. Ma come riconoscerla? È un’infezione intestinale che causa diarrea, vomito, nausea e a volte anche febbre e dolori addominali. Prenderla è molto facile, soprattutto se già qualcuno in casa o a scuola ha avuto sintomi simili. Non esistono terapie efficaci per curarla, quindi è importante la prevenzione, ossia evitare alimenti e bevande contaminati e lavarsi spesso le mani. Uno dei rischi maggiori correlati alla gastroenterite, soprattutto nei bambini più piccoli, è la disidratazione. In alcuni casi, i sintomi della malattia potrebbero nascondere un’altra patologia. Scopriamo allora nel dettaglio tutto quello che c’è da sapere su sintomi, durata, cura e cosa mangiare.

Gastroenterite cause e sintomi

La gastroenterite è una malattia molto diffusa fra i bambini, soprattutto in quelli al di sotto dei 5 anni. È causata da virus di diversa natura e in rari casi anche da batteri, che provocano febbre superiore a 40° gradi e/o sangue nelle feci. I virus che provocano la gastroenterite virale colpiscono le cellule delle pareti dell’intestino tenue, che riversano quindi dei fluidi nell’intestino, producendo diarrea liquida.

I virus che causano la gastroenterite sono diversi. Il più diffuso e conosciuto è il rotavirus, che colpisce soprattutto i bambini di età compresa fra i 3 e i 15 mesi ed è la causa primaria della diarrea nei bambini al di sotto dei 5 anni. Il contagio avviene attraverso cibi o bevande contaminate o le goccioline di saliva. Dopo uno o due giorni dal contagio il rotavirus provoca vomito, diarrea, dolore addominale e a volte febbre, per un periodo che può variare dai 2-3 giorni ai 7-8 giorni. C’è poi l’adenovirus che olpisce maggiormente i bambini piccolissimi, con età inferiore ai due anni; anche questo virus provoca vomito e diarrea e i sintomi compaiono una settimana dopo il contagio. I calicivirus provocano molte delle epidemie di gastroenterite virale e i sintomi più frequenti sono vomito e diarrea accompagnati da dolori muscolari, affaticamento e mal di testa. Infine la gastroenterite, chiamata anche influenza intestinale, può essere causata dagli astrovirus che infettano soprattutto i neonati e provocano vomito e diarrea.

Durata

La gastroenterite virale si risolve spontaneamente nel giro di 5-7 giorni. Tuttavia, i bambini più piccoli, che perdono molti liquidi e rischiano la disidratazione, potrebbero prolungare i tempi della malattia oltre i 7 giorni e richiedere il ricovero ospedaliero. Solo in casi eccezionali può accadere che la diarrea iniziata con la gastroenterite continui per più di 14 giorni ma in questi casi si tratta della cosiddetta diarrea post-enterica, che dovrà essere curata con diete speciali, terapie antibiotiche e resine intestinali.

Gastroenterite bambini è contagiosa

La gastroenterite è altamente contagiosa e il bambino che ne è affetto può trasmetterla agli altri durante tutta la fase sintomatica e per qualche giorno dopo di questa. Ci sono quindi delle regole da seguire per evitare il contagio, soprattutto se in casa ci sono fratelli o sorelle. Bisogna lavarsi accuratamente e frequentemente le mani; evitare la condivisione di giocattoli, asciugamani, posate e bicchieri; pulire le superfici toccate dal bambino con acqua e sapone. Inoltre i germi possono essere trasmessi da un bambino all’altro attraverso la saliva. I casi di gastroenterite virale si verificano ovunque e sono molto diffusi nei luoghi frequentati da molte persone come gli asili, le scuole, gli asili nido, i campeggi, le navi da crociera,…

Gastroenterite con disidratazione

Uno dei maggiori rischi della gastroenterite nei bambini è la disidratazione. Vomito e diarrea portano il bambino a perdere molti liquidi indispensabili per il corretto funzionamento del suo organismo. La disidratazione può essere molto drammatica, per questo è vivamente consigliato tenere sotto stretto controllo il bambino durante tutto il periodo della malattia. I segni clinici della disidratazione sono la perdita del 5% di peso corporeo rispetto a quello segnalato nel libretto pediatrico. Visivamente si possono notare pelle secca, occhi scavati o anneriti, lingua secca e biancastra, labbra secche e screpolate, poca pipì, pianto senza lacrime. Nei casi più gravi, il bambino potrebbe mostrarsi particolarmente affaticato, sonnolento e abbattuto.

Cura

Non esiste una terapia efficace contro la gastroenterite virale; gli antibiotici infatti non sono efficaci contro i virus. La terapia quindi non è farmacologica. L’unica cosa da fare è seguire alcune indicazioni per evitare la disidratazione e favorire una buona guarigione. Il pediatra molto probabilmente consiglierà di frazionare i pasti e diminuire la loro quantità. Anche per le bavende vale lo stesso discorso, soprattutto se ci sono anche episodi di vomito: bere piano, a piccoli sorsi, acqua fredda, mai tiepida che favorisce il vomito.

Cosa bere e cosa mangiare

Per evitare la disidratazione è consigliato far assumere ai bambini bevande energizzanti, come la Gatorade, che sono ricche di sali minerali e idratano il corpo velocemente. In alternativa si possono anche assumere bevande frizzanti al limone e brodini. Esistono anche delle soluzioni reidratanti orali, disponibili in tutte le farmacie. Reintroducete nella dieta del bambino alimenti facili da digerire come quelli in bianco e quindi crackers, riso, pane tostato, banane e patate. Da evitare invece alimenti ricchi di zucchero, come caramelle o gelati, o quelli che contengono latte, che potrebbero far peggiorare la diarrea.

Parole di Giuliaderosa