Gastrite nervosa: sintomi e dieta da seguire

La gastrite nervosa è una forma della patologia classica ma di natura psicosomatica. Questa malattia comporta l'eccessiva produzione di succhi gastrici e può essere arginata con una dieta adeguata. Basta seguire poche semplici regole per combattere la gastrite nervosa anche a tavola.

Gastrite nervosa: sintomi e dieta da seguire

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La gastrite nervosa è una malattia che interessa lo stomaco e può manifestarsi in forma acuta o cronica. Questa patologia ha gli stessi sintomi della gastrite classica, provocata dal temibile (e diffusissimo) Helicobacter Pylori, il batterio responsabile di infiammare la mucosa gastrica. Quando, però, si parla di gastrite nervosa, si intende non determinata da cause esterne ma di natura endogena, psicosomatica.

I sintomi della gastrite nervosa

Una eccessiva produzione di succhi gastrici, dovuta proprio ad una condizione di stress, può irritare la mucosa gastrica fino a provocarne l’infiammazione. Tra i sintomi tipici della gastrite nervosa ci sono: bruciore di stomaco, nausea, vomito, dolore alla schiena, gonfiore addominale, alitosi, gorgoglii continui allo stomaco provocati dai succhi gastrici in eccesso e anche eruttazioni frequenti. Tra i rimedi per combattere la gastrite nervosa ci sono i farmaci antiacido come ad esempio il Maalox plus nella fase acuta, quando cioè l’acidità di stomaco è elevata. Altri medicinali per la cura della gastrite nervosa sono quelli inibitori della pompa protonica come il pantoprazolo e il lansoprazolo. Nolpaza, Gastroloc, Peptazol e Pantorc contengono il primo inibitore mentre la seconda tipologia si trova nel Lomevel, Lansox e Pergastid. Le compresse vanno prese con regolarità e sempre dopo consulto medico.

La dieta da seguire

Oltre alla cura con i farmaci, una cura efficace contro la gastrite cronica riguarda l’alimentazione, e dunque una dieta adeguata. Ma cosa mangiare se si soffre di gastrite? Ci sono poche semplici regole da seguire per alleviare i sintomi della gastrite nervosa e dare sollievo allo stomaco. Limitare gli alimenti che “stuzzicano” l’acquolina e la produzione di succhi gastrici: carne e pesce in primis. I pasti devono essere leggeri e frazionati nell’arco della giornata, in modo da non appesantire lo stomaco in laboriose digestioni, ma senza lasciarlo vuoto per troppo tempo. La dieta per la gastrite nervosa consiglia di inserire ad ogni pasto i cibi “tampone”, che assorbono gli acidi dello stomaco. Tra questi latte e latticini (lo yogurt va benissimo), ma anche amidacei come patate, riso e pane. Limitare al massimo, se non eliminare totalmente nei periodi acuti della malattia, frutti e ortaggi “acidi” come pomodori (intesi anche come sughi e salse a base di pomodoro) agrumi, kiwi, fragole. Tra i cibi da evitare con la gastrite nervosa ci sono chewingum e caramelle alla menta ma anche bevande eccitanti come caffè, tè e bevande alcoliche. Assolutamente vietate le sigarette.

Parole di Redazione