Furti di identità sul web, tra dieci anni numeri da record: a favorirli le foto dei figli pubblicate ora

Secondo la Barclays entro il 2030 lo condivisione di foto dei minori sarà la causa dei due terzi dei furti d'identità praticati online ai danni di persone giovani.

Furti di identità sul web, tra dieci anni numeri da record: a favorirli le foto dei figli pubblicate ora

Pubblicare o non pubblicare le foto dei figli sui social network? Questo è il vero problema dei nostri tempi. Sono molti coloro che sostengono che le immagini dei minori non debbano comparire su Facebook o Instagram, eppure molti genitori sembrano non voler rinunciare a mettere in mostra le foto dei propri figli online. Secondo la banca Barclays, entro il 2030 lo condivisione di foto, detta anche ‘sharenting’, sarà la causa dei due terzi dei furti d’identità praticati online ai danni di persone giovani.

Come avverranno nella pratica questi furti e come si collegano alle immagini dei figli pubblicate ora? E’ molto semplice: quando si posta la foto ad esempio di un compleanno, sono molti i dati che vengono forniti ai potenziali hacker. La data di nascita, il luogo in cui si vive, se non precisamente l’indirizzo, almeno la zona di residenza. Anche il nome del bambino, il cognome già presente nell’account. Tutte informazioni preziose, che potranno costare care ai giovani di domani. Con tutti questi dati, si può più facilmente arrivare ad accedere al conto bancario, farsi intestare una carta di credito e molto altro ancora.

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Nonostante il rischio per l’immediato futuro sia concreto, le persone comuni, così come le star non sembrano voler rinunciare alla pubblicazione delle foto dei propri figli. Si tratta di un vero e proprio fenomeno comportamentale tipico della nostra epoca. Secondo un sondaggio condotto da Barclays il 75% dei genitori ha condiviso immagini dei propri figli, fornendo dettagli personali utili ai ‘ladri informatici’ e il 30% ha dichiarato di avere almeno una password che contiene nomi della famiglia o date importanti. ‘Pensateci due volte prima di postare certe informazioni’, ha consigliato Jodie Gilbert, capo della sicurezza digitale a Barclays, in un’intervista al Times.