Frutta: arriva la mela che rimane croccante per 4 mesi

Sarà certamente capitato anche voi di acquistare delle belle mele rosse e vederle sfiorire dopo poco…beh, d’ora in poi non sarà più così. Un gruppo di scienziati australiani del «Queensland Primary Industries and Fisheries» ha infatti creato uno speciale tipo di mela in grado di rimanere fresca e croccante per mesi.

Frutta: arriva la mela che rimane croccante per 4 mesi

Sarà certamente capitato anche voi di acquistare delle belle mele rosse e vederle sfiorire dopo poco…beh, d’ora in poi non sarà più così. Un gruppo di scienziati australiani del «Queensland Primary Industries and Fisheries» ha infatti creato uno speciale tipo di mela in grado di rimanere fresca e croccante per mesi.

Il suo nome è RS 103-130 ed è stata creata dopo moltissimi anni di studio:di colore rosso brillante, sarebbe anche molto buona e succosa e resisterebbe a parassiti e malattie come il «black spot», causato dal fungo Venturia inaequalis.
 
Se conservata all’aria la mela dura circa 14 giorni, se in frigo addirittura 4 mesi!
 
«Questa nuova varietà di mela è davvero dolce ed essendo anche resistente alle malattie non richiede quasi pesticidi. I test iniziali sono stati eccezionali e su cinque tipi di mela assaggiati, la RS 103-130 ha ottenuto il punteggio più alto» sottolinea a “The Independent” Tim Mulherin, Ministro delle Industrie Primarie del Queensland.
 
La mela in questione è stata prodotta selezionando, in maniera tradizionale, un gene della varietà asiatica «malus floribunda», molto resistente.
 
«Se questa nuova mela mantiene davvero le promesse, allora si tratta di un notevole passo avanti per i coltivatori ma ciò non significa che questa varietà di frutto avrà successo, perché va prima sperimentata sul mercato. Quando si tratta di mele, bisogna sì considerare fattori come la facilità di crescita e di raccolta, ma anche il gusto dei consumatori, perché sono loro che devono poi scegliere un tipo di frutto anziché un altro», spiega Dez Barbara, ricercatore presso la «University of Warwick’s Horticulture Research International».