Frase shock di Romeo sulla parità di genere: le donne preferiscono stare a casa

Sta creando polemiche la frase shock pronunciata dal capogruppo della Lega in Regione Lombardia, Massimiliano Romeo durante il consiglio sull’approvazione di nuove norme per la parità di genere. Il consiglio stava infatti discutendo per almeno un terzo dei rappresentanti nei cda della società regionali. Per il leader del Carroccio al Pirellone “La disparità di genere nei cda non dipende dalla discriminazione, sono le donne che preferiscono stare a casa a educare i figli che entrare nei consigli di amministrazione delle società della Regione”. In più, anche la disparità di salario tra uomo e donna sarebbe di nuovo una colpa femminile, perché è proprio la donna, che preferisce non fare straordinari. Immediata la reazione, anche tra le stesse fila della Lega. Le grilline invece hanno risposto con l'ironia appendendo un filo e stendendo i panni.

Frase shock di Romeo sulla parità di genere: le donne preferiscono stare a casa

Sta creando polemiche la frase shock pronunciata dal capogruppo della Lega in Regione Lombardia, Massimiliano Romeo durante il consiglio sull’approvazione di nuove norme per la parità di genere. Il consiglio stava infatti discutendo la legge che introdurrà per almeno un terzo dei rappresentanti nei cda della società regionali le donne. Per il leader del Carroccio al Pirellone “la disparità di genere nei cda non dipende dalla discriminazione, sono le donne che preferiscono stare a casa coi figli anziché entrare nei consigli di amministrazione delle società della Regione”. In più, anche la disparità di salario tra uomo e donna sarebbe di nuovo una colpa femminile, perché è proprio la donna che preferisce non fare straordinari.
Queste le frasi incriminate che hanno scatenato non solo l’ira ma anche l’ironia degli altri consiglieri.

Le reazioni: le grilline stendono i panni

Le frasi sessiste di Romeo hanno provocato proteste tra gli stessi membri del suo partito e tra le fila del centrosinistra. In particolare, le grilline hanno risposto con l’ironia: hanno steso un filo e iniziato a stendere panni nell’aula del Pirellone.
Per la consigliera regionale grillina Silvana Carcano le parole di Romeo sono specchio di “mentalità maschilista da medioevo”. Le stesse sostenitrici della Lega come Daniela Martinazzoli ha incalzato: “tirare su figli non è come allevare caprette”.

PARITA’ SALARIALE UOMO-DONNA: SOLO TRA 170 ANNI

Chiara Cremonesi (Sel) indignata spiega che “il gender gap non è una parolaccia ma esiste davvero: che lavorare meno e avere retribuzioni inferiori è tutt’altro che una libera scelta delle donne, come Romeo ha sostenuto . Ogni giorno devono combattere con l’insufficienza di politiche per la conciliazione mentre per il loro lavoro vengono pagate 0,47 centesimi per ogni euro guadagnato da un uomo. E nella maggior parte dei casi si fanno pure carico della famiglia e della gestione della casa. Da parte di un rappresentante dell’istituzione ci si aspetterebbe almeno un po’ di rispetto e magari anche qualche idea valida per affrontare il problema”.

Replica di Romeo: è ipocrisia

Romeo si è reso conto di aver fatto un intervento fuori luogo e si è giustificato subito dopo: “So di avere fatto un intervento politicamente scorretto, ma bisogna uscire dall’ipocrisia. La sinistra spesso propone questi provvedimenti non considerando che spesso sono le stesse donne a rifiutare queste cariche perché preferiscono stare a casa con la famiglia”. A supporto della sua giustificazione porta in pubblico l’esempio sua moglie: “mia moglie è una che preferisce stare a casa”.

La seduta è andata avanti tra le polemiche, ma il provvedimento che vedrà almeno un terzo femminile nel cda della Regione Lombardia è stato approvato. La legge prevede che ci sia un monitoraggio e meccanismi immediati che garantiscano la pari rappresentanza di genere.

Parole di Lavinia Sarchi