Fototerapia: cos'è, a cosa serve ed effetti collaterali

Qualche informazione utile sulla fototerapia, su cos'è, a cosa serve e sui possibili effetti collaterali.

Fototerapia: cos’è, a cosa serve ed effetti collaterali

La fototerapia, cos’è, a cosa serve? Domande lecite e altrettanto frequenti. Non si tratta di nessun trattamento particolarmente bizzarro o innovativo. La fototerapia, come suggerisce la parola stessa, non è altro che un’opzione di cura che sfrutta tutte le potenzialità positive della luce e l’azione vantaggiosa esercitata dalle radiazioni luminose sull’organismo. Che si tratti di godere appieno dei benefici dei raggi solari naturali o di quelli artificiali poco importa, ecco qualche informazione utile sulla fototerapia, sulle malattie per cui è indicata e sui possibili effetti collaterali.

La luce naturale o artificiale

La fototerapia può basarsi sull’utilizzo della luce naturale, quella del sole, oppure su quella artificiale dei raggi infrarossi o UV. Nel primo caso si può parlare, più propriamente di elioterapia, perché i bagni di sole, con cautela e con le giuste precauzioni, come la crema con fattore protettivo adatto al proprio tipo di pelle, sono un vero toccasana.

L’elioterapia, tutto il meglio del sole

I raggi del sole, infatti, se dosati con cura, svolgono sulla pelle un’azione anti-seborroica, utile per contrastare la produzione e l’accumulo di liquidi e materia in eccesso, ma non solo. La luce solare favorisce la crescita, grazie ai raggi ultravioletti che stimolano efficacemente la produzione di vitamina D, responsabile di fissare il calcio nelle ossa.

Inoltre, i sole ha anche ottimi effetti anti-depressivi, grazie alla sua capacità di stimolare la produzione di serotonina cerebrale, un neuromediatore dotato di un’azione antidepressiva a livello centrale.

A cosa serve?

La fototerapia è indicata, come unica cura o come terapia di supporto, per il trattamento di numerose malattie dermatologiche, di disturbi della pelle, come la dermatite atopica, la vitiligine, le micosi cutanee, la pitiriasi, la vitiligine e la psoriasi, ma non solo.

Anche la psicologia sfrutta gli effetti positivi della luce sull’organismo e, in particolare sulla psiche e sull’umore. Infatti, la fototerapia può garantire miglioramenti in caso di depressione, ansia, disturbi dell’umore e insonnia.

Ottima, quanto insospettabile, alleata anche della salute dei più piccoli. In particolare, la fototerapia neonatale è consigliata come opzione di trattamento dell’ittero neonatale, il disturbo che colpisce i bimbi nelle prime ore di vita ed è caratterizzato da colorito giallognolo della pelle causato dall’incremento anomalo dei livelli di bilirubina.

Parole di Camilla Buffoli