Firenze, la borsa-souvenir pro femminicidio: scoppia la polemica

L’esposizione e la vendita di un souvenir nel popolare mercato di Borgo San Lorenzo a Firenze ha fatto scoppiare la polemica: incriminata una borsa con immagini pro femminicidio. Nella stampa un uomo che getta dalla finestra una donna con la scritta “problema risolto”. L’indignazione su Facebook ha mosso l’amministrazione comunale fiorentina che ha multato l’edicolante e fatto rimuovere l’oggetto che “offende il decoro pubblico”.

Firenze, la borsa-souvenir pro femminicidio: scoppia la polemica

Un souvenir vergognoso ha creato polemiche a Firenze: in una bancarella nel popolare mercato di Borgo San Lorenzo per giorni c’è stata una borsa con un’immagine che riecheggia il femminicidio. Il disegno ritrae una coppia con una donna che urla, con la scritta “problem”. Nel disegno successivo, un uomo la spinge giù da un’immaginaria finestra con la scritta “problem solved” (“problema risolto”). Questo il soggetto dell’articolo in vendita che ha indignato i passanti, al punto di fotografare e condividere sui social l’immagine.

Le accuse di istigazione al femminicidio

Molte persone che hanno visto l’articolo esposto si sono indignate e hanno pubblicato la foto su Facebook, che ha generato centinaia di commenti. Le polemiche hanno spinto l’amministrazione comunale ad intervenire: i vigili urbani si sono recati dal commerciante, lo hanno multato e hanno ritirato la merce incriminata.

Istigazione al femminicidio è l’accusa che hanno mosso le persone e le forze dell’ordine. Purtroppo il femminicidio è una piaga nel nostro paese: solo nel 2016 sono state uccise, per mano di uomini, 116 donne. Una ogni tre giorni è stata ammazzata da un compagno, un ex, un fidanzato o un marito. Non è proprio il caso né di farci ironia né di lucrarci.
Il caso è scoppiato dunque dopo che la rabbia sui social ha raggiunto livelli molto accesi, tanto da richiedere l’intervento dell’amministrazione comunale.

Multa per offesa a pubblico decoro

E’ stata in particolare l’assessora allo sviluppo economico Cecilia Del Re, una volta visionata la foto, ad ordinare i controlli. E’ così che i vigili hanno fatto un sopralluogo e hanno multato l’edicolante con un’ammenda di 160 euro. L’esposizione e la vendita dell’oggetto, ai sensi dell’articolo 30 del regolamento di polizia urbana, è qualcosa che “offende il pubblico decoro“. L’edicolante si è visto costretto a rimuovere tutte le borse che ovviamente adesso non sono più in vendita.

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L’assessora Del Re è soddisfatta: “Bene ha fatto la Polizia Municipale ad intervenire per sanzionare la vendita, peraltro su suolo pubblico, di un oggetto raffigurante un’immagine che incita alla violenza. Scherzare su certi temi è davvero inaccettabile, specie in tempi in cui il femminicidio è un tema molto attuale da avversare, e sul quale non è possibile abbassare la guardia”.
Un insulto, un’offesa a tutte le donne, soprattutto quelle che hanno perso la vita. Il fatto che tutto sia partito da segnalazioni di privati ci fa ben sperare però: significa che le persone ormai sono stanche di sottovalutare e prendere come goliardate atti di questo genere.
Purtroppo, anche di noi di Pourfemme abbiamo detto più volte come il femminicidio sia anche un problema “culturale” e che certe forme considerate “scherzi” possano invece essere un preludio a forme di violenza. Come dichiarò l’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano “il disprezzo per le donne incoraggia le violenze”. E’ così. Per questo è fondamentale, anche da parte di tutti, noi segnalare queste iniziative di cattivo gusto, pubblicità offensive e tutto ciò che lede la dignità della donna.

Parole di Lavinia Sarchi