"Fat shame": un libro su peso, accettazione e discriminazione

Scritto da Amy Erdman Farrell, il libro analizza come la nostra società percepisce e tratta le persone sovrappeso, tra pregiudizi ed esclusione

“Fat shame”: un libro su peso, accettazione e discriminazione

Foto Unsplash | Monika Kozub

“Fat Shame: lo stigma del corpo grasso” è un libro che parla del corpo.

Edito in Italia da Tlon e disponibile dal 4 novembre in libreria, è stato scritto dalla studiosa americana Amy Erdman Farrell, docente di Gender Studies al Dickinson College di Carlisle, in Pennsylvania. La sua è un’analisi storica e sociale della percezione delle persone sovrappeso nella società occidentale.

Nel ultimi anni, il dibattito sul corpo è molto acceso: soprattutto le donne, hanno iniziato a riappropriarsene, mettendo in dubbio dogmi, parametri e canoni imposti. Body positivity è un termine che abbiamo imparato a conoscere, è una filosofia che stiamo imparando ad assimilare, ma non è semplice. Vuol dire riprogrammare il nostro sistema di visone del mondo.

“Fat Shame: lo stigma del corpo grasso” ci aiuta proprio a fare questo: a comprendere cos’è la grassofobia e le discriminazioni che subiscono le persone considerate grasse. I pregiudizi, le opinioni taglienti sull’aspetto, gli sguardi di rimprovero, il sottintendere un’inadeguatezza alla vita sociale.

“Fat shame” e la prefazione di Belle di faccia

Potrebbe non essere un libro facile per qualcuno, ma sicuramente è liberatorio: quella che per alcuni è una sofferenza cronica, viene analizzata e destrutturata.

A disegnare la bella copertina e a scrivere la prefazione di “Fat Shame: lo stigma del corpo grasso” dell’edizione italiana è stato il collettivo femminista Belle di faccia, che si occupa proprio di accettazione e body positivity in maniera approfondita e consapevole.

C’è una grossa differenza tra odiare il proprio corpo e vivere in una società che invece odia il tuo corpo. La lettura che per prima ci ha fatte arrivare a questa svolta è stata “Fatshame” di Amy Erdmann Farrell” scrivono su Instagram. Non è un libro che deve dare dignità alla lotta all’accettazione, ma l’esistenza di studi che vanno all’origine del pregiudizio sicuramente aiuta a capire come programmare il cambiamento, dove agire per rivoluzionare il pensiero.

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Sono passati quasi due anni dalla nascita di questo progetto che è nato da una necessità fondamentale: portare i corpi grassi al centro del discorso sulla body positivity. Seguire il lavoro di attiviste come @yrfatfriend, @virgietovar, @sofiehagen e poi imbatterci nei fat studies ha cambiato radicalmente il modo in cui abbiamo guardato al nostro corpo. Anzi, più che altro abbiamo realizzato che non era tanto la nostra esperienza in prima persona il centro di tutto, anche perché saremmo egocentriche quasi quanto quell@ che scrivono “se una mattina ti svegli e non c’è più il sole, o sei morto o sei il sole” che ecco, anche no, ci saranno delle alternative a essere la stella madre, no? Capire che dovevamo estendere il nostro sguardo è stato fondamentale: c’è una grossa differenza tra odiare il proprio corpo e vivere in una società che invece odia il tuo corpo. La lettura che per prima ci ha fatte arrivare a questa svolta è stata Fatshame di Amy Erdmann Farrell. Non che ci sia bisogno di un libro che esplori le origini della grassofobia nella storia e nella cultura occidentale per pretendere rispetto e inclusione, ma è nei fat studies che abbiamo trovato le risposte che la body positivity mainstream non ci dava e la vera motivazione per dare tregua al nostro corpo. Il 4 Novembre Fatshame arriva finalmente in Italia e ancora ricordiamo il giorno in cui in occasione del nostro primo talk con Bossy e Irene ne abbiamo parlato entusiaste con Maura Gancitano. Quasi due anni dopo, Tlon porta questo libro fondamentale in Italia e noi abbiamo avuto l’onore di fare parte di un momento così importante per la Fat Acceptance in Italia potendo scriverne la prefazione. Siamo emozionate, siamo entusiaste e grate a @tlon.it di averci dato questa opportunità e non vediamo l’ora che tutt@ possiate finalmente leggerlo. Nelle stories il link in swipe up per ordinarlo! #fatshame #edizionitlon #tlon #belledifaccia #fatstudies #fatacceptance #fatliberation

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Sei grasso perché sei pigro, indolente, incapace di impegnarti. Sei brutto, imbarazzante, incivile, inadeguato. Chi ha deciso che una persona grassa è tutte queste cose? Perché questi pregiudizi persistono?

Forse i tempi sono maturi anche qui per discutere dello stigma sui corpi grassi e se è questo il momento, questo è il libro che stavamo aspettando“.

Parole di Alanews