Essere bella e piacente: un dovere per la donna che inizia da bambina

Essere belle e piacenti per le donne è un dovere e questa percezione si ha sin da bambine. Lo rivela una ricerca condotta da Girlguiding, un'organizzazione benefica a favore di ragazze. Le bambine sono già disilluse a 7 anni che una donna verrà giudicata più per l'aspetto fisico che per le sue competenze.

Essere bella e piacente: un dovere per la donna che inizia da bambina

Girlguiding, l’organizzazione benefica che tutela donne e bambine, ha condotto una ricerca sulla percezione che hanno le minorenni del proprio corpo e come siano influenzate e messe sotto pressione dalla società. Hanno le idee chiare e già fin da giovanissime hanno capito che l’aspetto fisico per una donna non è un fatto di poca rilevanza così come la pressione che esercita su di noi la società per farci apparire perfette. Essere bella e piacente è un dovere per la donna. Così la pensa un terzo delle bambine tra i 7 e i 10 anni.
Hanno una visione disincantata sul ruolo della donna oggi: nonostante i progressi e le lotte di emancipazione, la donna è ancora giudicata per il suo aspetto esteriore, ma soprattutto è determinante nella sua valutazione complessiva, più che per le sue capacità. Non solo hanno la consapevolezza, ma sanno anche che il contrario porterebbe un miglioramento nelle loro vite. Sì perché questa forte insistenza provoca nelle donne insicurezza, depressione, disturbi mentali e disturbi alimentari come anoressia e bulimia. Per tante ragazze può diventare una malattia, perché trasmessa come un imperativo, come un dovere che porta all’accettazione o in caso contrario all’emarginazione.
La direttrice di Guirlguiding, Becky Hewitt, denuncia che queste ragazzine sentono forte il bisogno di essere accettate e valutate per ciò che sono e non per come appaiono. Le immagini trasmesse dalle pubblicità, dai film e dai social network bombardano quotidianamente i più piccoli con standard spesso irreali.
Mr Men Mini Museum
E’ il risultato di una società che sta andando verso la mania della perfezione: un esempio sono i concorsi di bellezza per le bambine negli Usa, dove creano molte polemiche. Giusto qualche giorno fa le Iene hanno realizzato un servizio inquietante sulle baby miss americane. Per un periodo qualche anno fa è stato trasmesso anche da Realtime Tv in italiano proprio il reality americano Miss Little America: un palco pieno di bambine con facce e movenze di donne, truccate, che sfilano sulla passerella come dive del cinema. Ballano, cantano, ammiccano agli spettatori, tutto sembrano tranne che bambine. Un concorso che premia la bellezza, non quella semplice, ma quella artefatta, piena di trucco delle bambine-bambole, che proprio per l’età non avrebbero bisogno. In alcuni paesi, come in Francia, tali concorsi sono stati vietati.

Per alcuni la soluzione potrebbe essere la scuola, che dovrebbe fornire gli strumenti adatti per combattere la discriminazione basata sull’aspetto fisico e insegnare fin da piccoli a non cadere vittima di pressioni in tal senso. Sia a femmine che maschi, visto che non riguarda solo le donne, anche se queste pagano il prezzo più alto.
E Guilguiding vuole iniziare proprio adesso, lanciando una sfida interessante: quella di riuscire per tutto il mese a complimentarsi con le ragazze, facendo riferimenti a qualità che esulino dall’aspetto fisico. Iniziamo anche noi?

LA MODELLA GIGI HADID E BIANCA BALTI ACCUSATE DI ESSERE TROPPO GRASSE

Parole di Lavinia Sarchi